TURISMO: FONDO PERDUTO PER STRUTTURE RICETTIVE – Domande dall’8 novembre

BENEFICIARI

PMI ed enti no profit, operanti nel settore del turismo, gestiti in forma imprenditoriale (con partita IVA):

– strutture alberghiere

– strutture extra – alberghiere (b&b, affittacamere, cav, etc…)

– campeggi – villaggi turistici

– agriturismi

– rifugi.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Possono beneficiare del contributo gli interventi avviati successivamente al 1° febbraio 2020 o da avviare, di importo minimo pari a 10.000 euro e riconducibili ad almeno un intervento di:

– miglioramento, qualificazione e ampliamento del patrimonio ricettivo;

– acquisto di attrezzature per lo svolgimento, anche all’aperto, dell’attività turistica (ad esempio acquisto e installazione di dehors);

– realizzazione di servizi di pertinenza complementari all’attività turistica e della ricettività turistica all’aperto (ad esempio: centri benessere, impianti sportivi, piscine, parcheggi).

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili i costi già sostenuti dal 1° febbraio 2020 o ancora da sostenere (entro 12 mesi dalla concessione del contributo), e relativi a:

– attività edilizia;

– attivazione o adeguamento di impianti termoidraulici, elettrici, tecnologici e antincendio;

– arredi, hardware e software strumentali all’attività dell’impresa;

– acquisizione di attrezzature e dispositivi anche per interventi di sanificazione necessari per far fronte a situazioni di emergenza sanitaria (es. barriere in plexiglass o dispenser per disinfettanti, dehors all’aperto).

Non sono ammissibili

– la consulenza per la presentazione della domanda di agevolazione;

– l’acquisto di beni usati;

– i lavori effettuati dal beneficiario in economia (non fatturati);

– l’acquisto di beni e/o strutture in leasing;

– le spese di progettazione, notarili e le consulenze in genere;

– gli oneri di urbanizzazione e ogni onere accessorio;

– l’IVA e ogni altra imposta o tributo, fatti salvi i casi in cui l’IVA risulti indetraibile;

– le spese inerenti acquisti di “corredo” quali ad esempio: stoviglie, oggettistica, utensili e altri oggetti similari, biancheria e tovagliati, guanciali, scorte varie;

– il pagamento in contanti di qualunque importo, il pagamento tramite assegno (se privo di copia dello stesso), tramite carta di credito (se personale, non aziendale) e le compensazioni debiti/crediti;

– prestazioni affidate in rapporto di cointeressenza con il soggetto proponente;

– materiali di consumo o monouso (mascherine, disinfettante, ecc).