Legge di Bilancio 2024, principali novità in materia di lavoro

Il 30 dicembre 2023 è stata pubblicata sul supplemento ordinario n. 40/L, la legge n. 213/2023 relativa al “Bilancio di previsione dello stato per l’anno 2024”. In attesa delle istruzioni operative da parte degli enti preposti, riportiamo di seguito una sintesi delle principali novità in materia di lavoro dipendente e previdenza.

Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico lavoratori

La Legge di Bilancio 2024 ripropone, seppur con delle novità, l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti (cd. “esonero IVS”), già previsto dalla Legge di Bilancio 2022 e successivamente ampliato e prorogato dal Decreto Aiuti-bis, dalla Legge di Bilancio 2023 e, infine, dal Decreto Lavoro.

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero è applicabile sull’aliquota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) dovuta dai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, ad esclusione dei lavoratori domestici.

L’esonero sia pari:

  • al 7% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro, ovvero
  • al 6% se la retribuzione imponibile mensile è superiore a 1.923 euro e non eccede l’importo di 2.692 euro.

ATTENZIONE: la “novità” rispetto alle versioni precedenti dell’esonero riguarderebbe la mancata applicabilità dell’esonero sul rateo di 13ª mensilità, sia essa corrisposta mensilmente a rate che in unica soluzione nel mese di dicembre.



Nuovi limiti di esenzione per i fringe benefits

La legge di bilancio introduce nuove soglie di esenzione per il 2024 relativa al regime dei fringe benefit.

In deroga a quanto previsto dalla normativa (art. 51, comma 3 del TUIR)

  • non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se, complessivamente, di importo non superiore ad Euro 1.000,00 nel periodo d’imposta.
  • Il predetto limite di esenzione è aumentato ad euro 2.000 (per il 2023 il limite era fissato ad euro 3.000) per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, adottivi o affidati, fiscalmente a carico (ex art. 12, comma 2, TUIR).

In questo caso, i lavoratori interessati dovranno dichiarare al datore di lavoro di avervi diritto, indicando il codice fiscale dei figli a carico.

I datori di lavoro provvedono all’attuazione della disposizione in esame previa informativa alle rappresentanze sindacali unitarie (laddove presenti).

ATTENZIONE: a differenza di quanto indicato per l’anno 2023, per il 2024 anche per i lavoratori senza figli a carico, oltre al valore dei beni ceduti e dei servizi prestati, vi rientrano anche le somme erogate o rimborsate agli stessi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica, del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa nonché per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.



Congedo parentale: novità per l’anno 2024

La Legge di Bilancio 2024 interviene nuovamente sull’articolo 34, comma 1, primo periodo del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità (D.Lgs n. 151/2001) in tema di congedo parentale.

L’articolo 1, comma 179 della Legge di Bilancio 2024 dispone, per i genitori che fruiscono

alternativamente del congedo parentale, in aggiunta all’attuale previsione di un’indennità pari dell’80% della retribuzione per un mese:

  • il riconoscimento di un’indennità pari al 60%, in luogo dell’attuale 30%;
  • per un mese;
  • entro il sesto anno di vita del bambino.

Non varia, pertanto, la durata massima del congedo parentale.

Per il solo anno 2024 la misura dell’indennità riconosciuta per il mese ulteriore al primo è pari all’80% della retribuzione, invece che al 60%.

NB. La disposizione in esame si applica con riferimento ai lavoratori che terminano, dopo il 31 dicembre 2023, il periodo di congedo di maternità (Capo III, D.Lgs n. 151/2001) o, in alternativa, di paternità (Capo IV, D.Lgs n. 151/2001).



Decontribuzione per le lavoratrici con almeno due figli

La legge di Bilancio 2024 ha previsto un ulteriore esonero previdenziale (rispetto alla generalità dei lavoratori) per le lavoratrici con figli.

Per l’anno 2024 è previsto un esonero dai contributi previdenziali a carico del dipendente per tutte le lavoratrici con le seguenti caratteristiche:

  • madri di almeno due figli;
  • con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico);

L’agevolazione è fruibile nel limite massimo di Euro 3.000,00 annui (rapportati su base mensile) e fino al compimento del decimo anno di età del figlio più giovane.

Per gli anni 2025 e 2026 l’agevolazione avrà le medesime caratteristiche sopra descritta, ma sarà riservata alle lavoratrici con almeno tre figli.



Detassazione lavoro notturno e festivo settore turistico/alberghiero

Viene confermato, dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, a favore dei lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (ex art. 5, Legge n. 287/1991), del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, il trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario, ai sensi del D.Lgs n. 66/2003, effettuate nei giorni festivi.

Si tratta della misura originariamente introdotta dalla Legge n. 85/2023 di conversione del DL 48/2023 (c.d. Decreto Lavoro), per il periodo dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023.



Proroga dei permessi di soggiorno dei cittadini ucraini

I permessi di soggiorno di cittadini di nazionalità ucraina con scadenza al 31/12/2023 e rilasciati con la motivazione di protezione temporanea per motivi umanitari sono prorogati d’ufficio fino al 31/12/2024.

Detti permessi di soggiorno potranno essere convertiti, su richiesta dell’interessato, in permessi di soggiorno per motivi di lavoro (per l’attività effettivamente svolta).



Detassazione dei premi di risultato

La Legge di Bilancio 2024 estende ai premi e alle somme erogate nell’anno 2024 la riduzione transitoria dal 10% al 5%, già prevista per le corrispondenti erogazioni nell’anno 2023, dell’aliquota dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali, su premi di risultato e forme di partecipazione agli utili d’impresa.

Si tratta della c.d. “detassazione” prevista dall’art. 1, commi da 182 a 189, Legge n. 208/2015 per:

  • gli emolumenti retributivi dei lavoratori dipendenti privati di ammontare variabile e la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili,
  • le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.

Il limite annuo ammesso tassazione agevolata (5%) è pari ad Euro 3.000,00 elevato ad Euro 4.000 per le imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

La detassazione è applicabile esclusivamente ai lavoratori con reddito relativo all’anno 2023 inferiore ad Euro 80.000,00 ed è subordinato alla stipula di un accordo con le Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.



Esonero contributivo per assunzioni di donne vittima di violenza

La legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023) introduce uno sgravio contributivo totale a favore dei datori di lavoro che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie del reddito di libertà.

L’incentivo è costituito da:

  • un esonero contributivo nella misura del 100%, con esclusione dei premi INAIL,
  • a favore dei datori di lavoro privati
  • che assumono donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie del reddito di libertà.

Lo sgravio è riconosciuto nel limite massimo di 8.000 euro annui e per la durata di 24 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato, 12 mesi se l’assunzione è a termine, anche in somministrazione e 18 mesi se il contratto è trasformato da tempo determinato a tempo indeterminato considerando come data iniziale quella dell’assunzione a termine.

Il reddito di libertà era stato istituito dal D.L. n. 34 del 2020, al fine di sostenere le donne in condizione di maggiore vulnerabilità anche attraverso l’indipendenza economica.



Assunzione agevolate per percettori assegno di inclusione

Tra le nuove misure agevolative ricordiamo anche la decorrenza dal 01/01/2024 dell’esonero connesso all’assunzione di soggetti beneficiari di assegno di inclusione (ADI) e supporto per la formazione e il lavoro (SFL).

L’ADI e il SFL sono sostanzialmente le misure sociali che hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza, già dalla fine dello scorso anno.

L’Inps, con la circolare 29 dicembre 2023, n. 111, ha fornito i primi chiarimenti in merito a tali nuovi esoneri.

L’agevolazione consiste nell’esonero totale dei contributi a carico datore di lavoro per un periodo massimo di 12 mesi in ipotesi di assunzione a tempo indeterminato, anche part time, di soggetti percettori di ADI oppure beneficiari di SFL.

In ipotesi di trasformazione a tempo indeterminato di rapporti precedentemente a termine, la durata del beneficio può elevarsi fino a 24 mesi.

La circolare fissa le soglie massime del beneficio, che è pari ad Euro 8.000,00 su base annua in ipotesi di esonero al 100% connesso all’instaurazione di contratti a tempo indeterminato, ovvero a trasformazioni (da riparametrare su base mensile ed ulteriormente in ipotesi di rapporto a tempo parziale), ridotta a 4.000,00 € (con anche le medesime circostanze di riparametrazione) in caso di esonero al 50 % (instaurazione di rapporti a tempo determinato).

La fruizione di tale esonero è soggetta al rispetto delle condizioni generali di accesso agli incentivi (D.Lgs. n. 150/2015), ad esempio che l’assunzione non costituisca attuazione di un obbligo preesistente, non violi un diritto di precedenza, non riguardi personale licenziato nei sei mesi precedenti (anche da aziende che presentavano assetti societari in relazione tra loro) oltreché ai consueti requisiti: Durc regolare, osservanza delle norme in materia di sicurezza e salute sul lavoro e applicazione (e rispetto) della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa.

Per ulteriori informazioni
UFFICIO PAGHE
tel. 0173/226611
e-mail libripaga@acaweb.it



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