“ISA”: AL DEBUTTO I NUOVI INDICI

 

La dichiarazione dei redditi per il periodo 2018 prevede per la prima volta l’applicabilità dei nuovi indicatori che l’Amministrazione Finanziaria ha messo a punto, destinati a sostituire gli Studi di Settore ed i Parametri.

A CHE COSA SERVONO

Gli ISA – Indicatori sintetici di affidabilità, si basano su dati ed informazioni relativi a più periodi di imposta (l’attuale ed i 7 anni precedenti), ed hanno la finalità di stabilire, in una scala da 1 a 10, il “voto” del contribuente rispetto alla sua coerenza di gestione e correttezza dei comportamenti fiscali.
Il tutto al fine di consentire una migliore selezione delle posizioni “peggiori” da sottoporre a verifiche fiscali, e per contro di accordare alcuni benefici premiali alle posizioni “migliori”.

DIFFERENZE TRA STUDI DI SETTORE ED ISA

• Gli studi di settore avevano la finalità di valutare, anno per anno, i ricavi più probabili per l’azienda, in considerazione del cluster (categoria) di appartenenza e dei costi di esercizio e modalità organizzative adottate.

• Gli ISA analizzano una serie di dati storici del contribuente, in un arco di 8 anni, con l’obiettivo di selezionare coloro che, con indici di affidabilità inferiore a 6, non raggiungono la sufficienza ed evidenziano quindi rischi maggiori di evasione/inattendibilità fiscale.

• Gli studi di settore prevedevano anno per anno la possibiltà o meno di “adeguare” i ricavi per allineare la propria situazione reddituale alle richieste del calcolo.

• Gli ISA consentono che il livello di affidabilità possa essere “migliorato” con l’indicazione in dichiarazione di ricavi “non annotati”, ma ciò non può essere pienamente efficace visto il lungo periodo di osservazione pregresso che contribuisce al giudizio finale.

I BENEFICI PREMIALI

Con Provvedimento del 10 maggio 2019, l’Agenzia ha riconosciuto, in via sperimentale per il 2018:
A CHI SI ATTESTA SU UN LIVELLO MINIMO ISA DI 8
– anticipo di almeno 1 anno del termine di decadenza per l’attività di accertamento IVA e IIDD
– esonero dall’apposizione del visto di conformità per compensazioni di crediti di imposte dirette e IRAP entro i 20.000 euro annui
– esonero dal visto di conformità per compensazioni di crediti IVA maturati dall’annualità 2019 entro i 50.000 euro annui
esonero dal visto di conformità e da prestazione di garanzia fideiussoria per rimborsi IVA maturati dall’annualità 2019 entro i 50.000 euro annui
LIVELLO MINIMO ISA 8,5
– esclusione degli accertamenti basati su presunzioni semplici (es. tovagliometro)
LIVELLO MINIMO ISA 9
– esclusione dall’applicazione della disciplina delle società di comodo e di quella delle società in perdita sistematica
– esclusione da redditometro a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di 2/3 il reddito dichiarato.

DATI NECESSARI PER I CONTEGGI

Le informazioni relative ai 7 anni precedenti al 2018 saranno messe a disposizione a breve dall’Agenzia nel CASSETTO FISCALE di ogni contribuente.

Esse riguarderanno, tra gli altri, i ricavi, i costi ed i redditi dichiarati, le rimanenze finali, i beni strumentali, i compensi corrisposti a lavoratori, con i coefficienti applicabili per la stima dei ricavi ottimali.

TALI INFORMAZIONI, INDISPENSABILI PER EFFETTUARE I CALCOLI, POTRANNO ESSERE RESE DISPONIBILI AI CONSULENTI DEL CONTRIBUENTE SOLO PREVIA DELEGA ALL’ACCESSO DEL CASSETTO FISCALE.

È PERTANTO URGENTE E NECESSARIO VERIFICARE PER CIASCUNO L’ACCESSIBILITÀ AI DATI, PENA LA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEL PROPRIO RISULTATO DI AFFIDABILITÀ.

Per chi si avvale dei nostri servizi di contabilità e dichiarazione redditi, i nostri Uffici Fiscali stanno provvedendo alla verifica singola delle deleghe regolari, e di quelle da rinnovare o richiedere. Invitiamo comunque tutti coloro che ricevono una lettera dell’Agenzia contenente dei codici di accesso a farcene avere copia con sollecitudine.

DATI NON ANCORA DISPONIBILI: SERVE UNA PROROGA DEI TERMINI DI VERSAMENTO

In considerazione dei ritardi accumulati dall’Agenzia nel rilascio di provvedimenti e software di calcolo dei nuovi ISA, a fine maggio non ancora disponibili, tutti gli ordini e categorie hanno richiesto con insistenza al Ministro dell’Economia una proroga dei termini di versamento delle imposte ad almeno il 30 settembre 2019.
Questo poichè è inaccettabile che si provveda alla redazione delle dichiarazioni dei redditi, così importanti anche ai fini del periodo di sorveglianza degli 8 anni, senza conoscere gli strumenti applicativi che condizioneranno l’attività di verifica e accertamento da parte del Fisco.
Ricordiamo che i differimenti degli ultimi anni non hanno superato il periodo massimo di 20 giorni in quanto per tempi più dilazionati occorrono interventi normativi e non basta un semplice provvedimento di proroga.

Per ulteriori informazioni
UFFICIO FISCALE
tel. 0173/226611
e-mail fiscale@acaweb.it

 

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