L’emergenza sanitaria COVID-19 non ha risparmiato il settore vitivinicolo. Valoritalia, in qualità di organismo certificatore, ha rivisto le modalità per il rilascio dei certificati di idoneità dei vini atti a DOC e DOCG.
L’ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agro-Alimentari ha chiarito, con specifica nota, che per quanto riguarda i vini già idonei i cui certificati d’idoneità scadevano tra il 31 gennaio ed il 15 aprile 2020, la validità è prorogata al 15 giugno 2020, pertanto i vini conservano la loro idoneità sino a tale data.
Per quanto riguarda, invece, i casi in cui è necessario richiedere la certificazione, alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica, si sta gradualmente ritornando all’ordinaria attività di controllo e certificazione dei vini atti a DOC e DOCG.
A metà maggio riprende l’attività di prelievo in azienda dei campioni di vino e la verifica presso i laboratori autorizzati delle caratteristiche chimico-fisiche dei vini. Il normale iter per ottenere il certificato di idoneità prevede:
– richiesta di prelievo campioni da inviare a Valoritalia con modulo e modalità consuete
– invio a Valoritalia di autodichiarazione relativa al rispetto dei requisiti organolettici previsti dai disciplinari di produzione, da inviare unitamente alla richiesta di prelievo campioni, sottoscritta dal legale rappresentante dell’azienda con allegato documento d’identità del sottoscrittore
– prelievo in azienda, da parte del personale di Valoritalia, dei campioni di vino per i quali si richiede la certificazione
Valoritalia provvede al rilascio dell’attestato di idoneità dopo aver effettuato le analisi necessarie, verificato l’esito idoneo del rapporto di prova analitico ed acquisita l’autodichiarazione aziendale.
Non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, nel rispetto delle previste disposizioni di sicurezza, verrà ripristinato il consueto iter di certificazione dei vini atti a DOC e DOCG che prevede l’esame dei campioni anche dalle commissioni di degustazione e, pertanto, non sarà più richiesta l’autodichiarazione del richiedente.
Terminato il periodo emergenziale, sulle partite certificate in deroga a quanto previsto dal DM 12/3/2019 recante le disposizioni previste per il prelievo e l’esame dei vini atti a DOC e DOCG, verranno effettuati dei controlli mirati.
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