Il Ministero della Salute, con propria nota del 9 maggio, ha diramato chiarimenti in merito all’impiego dei test diagnostici di tipo sierologico, che possono essere utilizzati dalle aziende e dai cittadini per la rilevazione di eventuali anticorpi diretti contro il virus SAR-CoV-2.
Tali test, indica il Ministero, sono utili nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale, in quanto è possibile evidenziare l’avvenuta esposizione al virus e la diffusione dell’infezione in una comunità, anche in soggetti asintomatici o con sintomatologia lieve o moderata.
Ciò premesso, il Ministero sottolinea però che le attuali conoscenze scientifiche relative ai test sierologici per il COVID-19 sono lacunose relativamente alla capacità di fornire informazioni in merito alla presenza di anticorpi protettivi e sulla loro persistenza a lungo termine. Peraltro tali test potrebbero fornire sia falsi positivi, sia falsi negativi, con gravi conseguenze che possono influenzare le misure di prevenzione e controllo delle infezioni.
Il Ministero sottolinea inoltre che tali test devono essere eseguiti in laboratori accreditati ed il prelievo deve essere eseguito da personale specializzato, consigliando prioritariamente l’utilizza di test del tipo CLIA e/o ELISA che abbiano una specificità non inferiore al 95% e una sensibilità non inferiore al 90% al fine di ridurre errori nei risultati.
In conclusione il Ministero ribadisce che, al momento, l’unica diagnosi attendibile risulta essere il test molecolare eseguito sulle secrezioni respiratorie (cd. Tampone).
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Sicurezza, Ambiente, Igiene
tel. 0173/226611
e-mail servizi@acaweb.it