Attenzione alle truffe sulle proposte di personale a basso costo!

Riteniamo opportuno segnalare e ricordare ancora che esistono alcune società che si propongono come fornitrici di personale, multiservizi, a tariffe vantaggiosissime, alle quali occorre prestare particolare attenzione (costi molto bassi per il personale possono far gola, soprattutto in questo periodo storico).

Le aziende che si sono avvalse di questi soggetti – fraudolenti in quanto non dotati delle necessarie autorizzazioni – si sono ritrovate poi sanzionate e sono state costrette a pagare di tasca propria, ai lavoratori irregolarmente utilizzati, le retribuzioni ed i contributi non versati dalla pseudo-agenzia.

Questo increscioso fenomeno ormai si è allargato a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale, arrivando a colpire anche i nostri territori, compreso l’albese. Tali soggetti si presentano come agenzie multiservizi impegnate nel somministrare personale, a prezzi estremamente bassi, così bassi che lucrano sulle retribuzioni dei lavoratori, evadendo la contribuzione obbligatoria (si cita a tal proposito la puntata del programma “Le Iene” dell’ottobre 2020).

Si parla di realtà molto organizzate che si avvalgono di professionisti del malaffare e che colpiscono le aziende medio-piccole del settore più dinamico dell’area interessata. Le aziende che cadono nella truffa credono di risparmiare sui costi del personale attivando appalti genuini. Al contrario, rischiano pesanti sanzioni pecuniarie ed altrettanto pesanti richieste economiche in ordine alla mancata contribuzione previdenziale, nell’esecuzione di contratti di fornitura di manodopera stipulati.

Si ha inoltre notizia del mancato versamento dei contributi previdenziali per le prestazioni effettuate dai lavoratori coinvolti, anch’essi ignari. Di solito queste pseudo-agenzie si presentano agli imprenditori con una proposta “allettante”, offrendo cioè condizioni molto vantaggiose, ingannevolmente dichiarate “più vantaggiose” rispetto alle società di somministrazione regolarmente autorizzate. Il loro guadagno si sostanzia nel servizio offerto e, spesso, a spese del lavoratore, che non riceve parte dello stipendio, TFR o contributi.

L’ Associazione Commercianti Albesi intende dare un forte segnale al fine di evitare che le aziende si ritrovino coinvolte in queste truffe. Le “prede” preferite da tali società truffaldine sono le pmi – negozi, pubblici esercizi, bar, ristoranti, alberghi. È importante prestare particolare attenzione ad eventuali impostori. In qualsiasi caso, o per qualsiasi dubbio, non esitate a contattare i nostri uffici, prima di sottoscrivere qualsiasi atto o contratto (anche in caso di preventivo!).

Cosa rischia l’azienda

Le imprese ingannate finiscono per pagare due volte. La prima perché fanno transitare presso la pseudo-agenzia i soldi dello stipendio da distribuire ai lavoratori. La seconda per l’arrivo della visita ispettiva: se la visita accerta l’illecito, l’azienda è costretta a pagare anche la sanzione pecuniaria. Per una piccola impresa che magari ha affidato più lavoratori ad una tale società, l’ammontare della sanzione può essere piuttosto rilevante: la sanzione parte da 50 euro al giorno per ciascun lavoratore occupato. In più, vi sarà poi la contribuzione da versare all’Inps in qualità di responsabile in solido.

Cosa rischia il lavoratore

Questo vortice criminoso colpisce, oltreché le imprese, anche i lavoratori stessi: il dipendente “somministrato”, dopo un periodo iniziale di lavoro dove sembra tutto apparentemente regolare, può non vedersi accreditare la 13esima, oppure, contattando l’INPS può scoprire che, quel lavoro non era poi tanto regolare e che i contributi non sono stati versati (almeno non tutti). Di conseguenza, quando avrà bisogno della Naspi (disoccupazione) otterrà un importo ridotto rispetto a quello dovuto. Ciò può valere anche per la maternità, oppure anche per la pensione: l’assegno non è quello atteso, essendo inferiore perché i relativi contributi non sono stati versati nella misura corretta.

Diffusione del fenomeno

Ormai sono troppe le tristi storie che hanno per protagoniste “varie società che offrono manodopera sottocosto”, per citare le parole dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna, che si era espresso proprio sull’argomento con un comunicato stampa del 06/09/2019. Anche il Ministero Del Lavoro aveva diramato un comunicato stampa l’8 febbraio 2018 cercando di sensibilizzare sul tema.

Attualmente sono in corso varie attività di vigilanza da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

A tal proposito informiamo che presso l’ACA è attiva l’Agenzia per il lavoro “GRANDA LAVORO”, ente accreditato presso la Regione Piemonte che ha come principale scopo la ricerca e selezione del personale, l’attivazione di tirocini e i servizi al lavoro. Il punto d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, una rete di competenze, persone e opportunità e al contempo uno spazio fisico che unisce i servizi di orientamento per l’inserimento lavorativo delle persone e l’accompagnamento e il supporto alle aziende nella ricerca e nello sviluppo del proprio personale. Pertanto, sia le imprese sia le persone possono contattare l’agenzia Granda Lavoro telefonando al numero 0173/226611.

 

Per ulteriori informazioni:

UFFICIO PAGHE
Tel. 0173/226611
libripaga@acaweb.it

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