VINI ATTI A DOCG: CONSENTITO LO STOCCAGGIO FUORI ZONA

 

La crisi del mercato causata dall’emergenza Covid-19, per evitare che l’imprevista giacenza di vino in cantina possa generare delle difficoltà di gestione dei quantitativi durante il periodo vendemmiale, ha richiesto un intervento specifico da parte delle autorità competenti.
La Regione Piemonte, su richiesta del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, si è fatta portavoce di un’iniziativa assunta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che ha decretato, in deroga a quanto disposto dai rispettivi disciplinari, solo per l’anno in corso e sino al 30 luglio 2021, la possibilità di detenere anche al di fuori della zona di produzione vini atti a Barolo DOCG e vini atti a Barbaresco DOCG.

Il decreto ha le seguenti caratteristiche:

• si tratta di un provvedimento di emergenza e pertanto non genererà alcun diritto acquisito ed è limitato alle province di Cuneo, Asti e Alessandria;
• ha una durata limitata nel tempo di un anno a decorrere dalla data di pubblicazione, quindi entro il 30 luglio 2021 i produttori interessati dovranno obbligatoriamente riportare i vini “Atti” all’interno delle rispettive zone di produzione, pena la perdita della DOCG;
• le aziende interessate ad usufruire della deroga temporanea prevista devono informare obbligatoriamente l’organismo di controllo (Valoritalia);
• non esiste alcuna deroga per quanto riguarda le operazioni di vinificazione.

Per informazioni:
Ufficio consulenza vitivinicola
tel. 0173/226611 e-mail servizi@acaweb.it

 

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