“Vivere è cominciare”: presentato ad Alba il dossier di Candidatura a Capitale della Cultura 2026

Nella cornice del Teatro Sociale Giorgio Busca di Alba, martedì 17 ottobre, è stato presentato il progetto di candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Capitale Italiana della Cultura 2026. L’evento si è svolto a seguito del Terzo Forum dei Sindaci organizzato il 2 e il 3 ottobre a Ginevra da UNECE, la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite, al quale in rappresentanza dell’Italia – con i colleghi di Roma e Napoli – ha preso parte il sindaco di Alba, Carlo Bo, anche in qualità di Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura.

La candidatura, annunciata negli scorsi mesi, è stata raccontata in questa occasione più approfonditamente. Durante l’incontro sono stati svelati infatti il titolo – Vivere è cominciare. Langhe e Roero: un’altra storia – la vision del progetto e alcuni contenuti del dossier di candidatura che è stato presentato il 27 settembre a seguito della manifestazione di interesse espressa dal territorio a maggio. Dal palco del Teatro Sociale Giorgio Busca di Alba, questa sera, è partita la raccolta firme a sostegno della candidatura, aperta a tutti i cittadini. I primi firmatari, con la penna Aurora ufficiale, sono stati i membri del Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura.

La partecipazione di Alba, Bra, Langhe e Roero al bando del Ministero della Cultura per diventare Capitale Italiana della Cultura 2026 (#ABLR2026) racchiude l’ambizione, l’orgoglio, l’appartenenza e la cura che insieme costituiscono il sentimento di un territorio “nobilitato” dall’operosità dell’uomo. Un percorso di crescita culminato con la nomina nel 2014 delle Langhe, del Roero e del Monferrato a patrimonio mondiale dell’UNESCO, attestato che afferma e conferma un modello di rigenerazione agricola di altissima qualità.

Ma partendo da questo straordinario patrimonio condiviso, #ABLR2026 – questo l’hashtag che simboleggia la candidatura – si pone come punto di partenza per scrivere un’altra storia.

#ABLR2026 si inserisce infatti nel più ampio contesto di una progettualità sistemica, che vede nella “cultura” l’asse portante di un nuovo posizionamento strategico. Sotto questo profilo, la candidatura rientra nell’ambito di un organico piano di sviluppo territoriale volto alla valorizzazione culturale. #ABLR2026 si pone infatti l’obiettivo di creare un laboratorio di trasformazione culturale.

Il titolo

L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante – scriveva Cesare Pavese, nato nelle Langhe, in Il mestiere di vivere, diario pubblicato nel 1952.

Il titolo Vivere è cominciare rappresenta per la candidatura non solo una semplice citazione, ma un incitamento, una sintesi virtuosa e l’essenza stessa del dossier. E nel sottotitolo Langhe e Roero: un’altra storia è racchiuso il senso della candidatura, che guarda all’innovazione e alla trasformazione culturale del territorio.

La vision

La strategia di sviluppo territoriale della candidatura parte da una visione: un’aspirazione di lungo periodo sposata a un desiderio di trasformazione.

La visione alla base di #ABLR2026 è stata elaborata a partire da quattro parole chiave, che rappresentano i valori identitari del territorio e segnano la bussola direzionale del cambiamento: consapevolezza, mito, trasformazione e solidarietà.

L’immagine da cui nasce l’idea è quella del falò culturale, un fuoco simbolico attorno al quale si siederà una collettività in un grande laboratorio di condivisione, inclusione e dialogo. Un falò di pavesiana memoria, pronto ad accogliere attorno alle sue fiamme la cittadinanza, pronta a diventare comunità.

Enogastronomia, imprenditoria, turismo, innovazione, custodia e tutela del paesaggio: sono le eccellenze che il mondo riconosce a questo territorio e che #ABLR2026 vuole rafforzare e vivacizzare attraverso la partecipazione attiva di tutta la collettività per generare, anche in ambito culturale, per dare vita a quel senso di consapevolezza che ha reso questi luoghi unici e inconfondibili.

Le colline delle Langhe sono l’incubatore narrativo di grandi scrittori: Giovanni Arpino, Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. Le loro opere e le loro parole nascono da questa terra, fonte di storie, personaggi, fatti, diversità, culture che sono diventati grande letteratura. #ABLR2026 vuole raccontare questo mito, per superare il limite che vede nella letteratura un fatto per pochi, elitario, diventando altresì laboratorio di inclusione.

Le Langhe e il Roero sono da sempre aree di trasformazione che ha sempre generato innovazione. La candidatura sarà infatti un laboratorio di cambiamento culturale con cui, attraverso la progettazione condivisa, si stimoleranno le persone e il territorio degli 88 Comuni a crescere, affrontando sfide culturali e sociali sempre più ambiziose.

#ABLR2026 sarà infine il laboratorio attraverso cui pratiche di sostenibilità ambientale e sociale verranno messe a sistema di tutta la progettazione culturale.

La Candidatura pone l’accento sulla capacità di Langhe e Roero di essere generatore di cultura, in una sfida che coinvolgerà tutti i player del luogo, imprese, associazioni, fondazioni e realtà in grado di incentivare l’innovazione.

Dichiara Carlo Bo, sindaco di Alba e Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura: Con 88 comuni coinvolti, è la più grande candidatura territoriale progettata in Italia. Un percorso che, al di là dell’esito, ci ha ricordato quanto sia importante saper fare squadra e lavorare in sinergia e, soprattutto, ci ha rammentato ancora una volta quanto gli aspetti culturali siano un fattore imprescindibile del nostro turismo e della nostra economia. Grazie a questo dossier un altro tassello importante va ad aggiungersi al percorso di crescita del territorio e di maggiore consapevolezza della nostra identità. È un grande orgoglio presentare il lavoro fatto e il mio ringraziamento, come presidente del Comitato e come sindaco della città di Alba, va a chi ha contribuito a realizzarlo”.

Giovanni Fogliato, sindaco di Bra e Vicepresidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura (insieme a Liliana Allena e Giuliana Cirio), aggiunge: “Abbiamo radunato idealmente gli 88 Comuni del territorio intorno al falò, uno dei temi della candidatura, per esprimerne i valori più veri, proprio come, da ragazzi, intorno al falò ci si raccontava con sincerità. Il fuoco, poi, si vede da lontano ed è un segnale che esprime il bello e il buono del nostro territorio, l’accoglienza verso i visitatori e i turisti, ma anche la cura del ‘ben-vivere’ di chi ci abita, tra comuni più grandi e più piccoli, coltivandone le radici profonde ma con grande attenzione all’innovazione e al futuro”.

#ABLR2026 è la volontà di un’amministrazione pubblica e di una compagine privata che vede in questa opportunità un’occasione senza precedenti per dare sostanza a un progetto che attinge all’intelligenza artigianale, imprenditoriale e immateriale e le rielabora anche grazie all’intelligenza artificiale riproponendole in chiave contemporanea: un piano di eventi performativi, attività espositive, iniziative formative e di ricerca e sviluppo che recuperano, evocano e valorizzano i patrimoni di Alba, Bra, Langhe e Roero.

Rilanciare il laboratorio culturale delle Langhe e del Roero e dare spazio e sostegno alle loro importanti risorse interne investendo in figure, competenze, strutture, attività e filiere sull’ampia gamma dell’espressività culturale, può essere la chiave per far emergere con maggiore evidenza un modello efficace e bilanciato per i territori di successo del Made in Italy, successo produttivo e di qualità della vita e di benessere, successo nell’apertura e nello scambio e ibridazione culturale per l’innovazione sostenibile.

Le prossime tappe del bando

Il 15 dicembre prossimo le candidature ammesse al bando Capitale Italiana della Cultura 2026 saranno esaminate dalla Giuria che selezionerà un massimo di 10 progetti finalisti. A seguire, il 14 marzo, i finalisti verranno convocati ad un’audizione pubblica di presentazione e approfondimento del dossier di candidatura. Sarà infine il 29 marzo che la Giuria comunicherà al Ministro la candidatura ritenuta più idonea ad essere insignita del titolo Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2026.

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