I dati ufficiali – a conferma di sensazioni ampiamente diffuse tra gli operatori – sono stati divulgati dalla Regione Piemonte a fine marzo, elaborati come sempre dall’Osservatorio turistico dell’ente torinese.
Il trend per il nostro territorio è estremamente positivo: i flussi registrano un aumento degli arrivi del 7,4% (363.441 visitatori) e del 7,1% di presenze (803.600 pernottamenti).
Da almeno quindici anni la tendenza è in costante crescita, grazie all’impegno corale di un sistema turismo fondato sulla collaudata collaborazione tra pubblico e privato.
Da un’analisi approfondita, il periodo più “gettonato” nella nostra zona resta l’autunno, con il record di incremento presenze a novembre (+15%) e un’attrazione speciale per i turisti di lingua tedesca. Ma se l’autunno è gaudente, la primavera non scherza, con un ottimo +13% di presenze.
Perfino l’estate 2018, pur connotata da un clima non favorevole, ha messo a segno un aumento del 4% per quanto riguarda i pernottamenti.
È interessante constatare la varietà delle nazionalità che amano frequentare le colline Unesco – che, ricordiamo, includono un territorio con potenzialità e in fase di crescita, come il Monferrato -: nel 2018 si rileva un boom di presenze di taluni mercati che hanno “scoperto” la nostra area, dove hanno scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza. I paesi asiatici guidano questa classifica, con un +30,8% presenze per la Cina, un +46,3% per l’India e un +32,8% per gli altri paesi estremo orientali. Ottimi anche i numeri dalla Gran Bretagna (+20,6%) e dagli Stati Uniti d’America (poco meno del 10% in più).
I grandi “classici” non tramontano mai, e così scopriamo che nella hit parade degli habitués figurano stabili Germania e Belgio mentre crescono Svizzera, Benelux e Scandinavia, nel dettaglio: Svizzera e Liechtstein (arrivi +5,3%, presenze +4,8%), Francia (arrivi +4,6%, presenze +2,4%), Paesi Bassi (arrivi +4,3%, presenze +7,9%), Danimarca (arrivi +4,8%, presenze 7%), Svezia (arrivi +4,4%, presenze 4,9%), Norvegia (arrivi +13,5%, presenze +9,5%), Austria (arrivi +12,2%, presenze +16,7%).
Effetto “Lonely Planet”
Nel mese di novembre, la principale guida turistica del mondo, “Lonely Planet”, ha decretato il Piemonte come “Regione da visitare 2019” (e il nostro territorio “best in travel”). Dai dati registrati dall’Osservatorio emergerebbe che un effetto immediato si sia prodotto sul mercato italiano, con un incremento del 10,4% per quanto riguarda gli arrivi e dell’11,3% delle presenze.
«È la riconferma, se ancora ve ne fosse bisogno, che il lavoro assiduo e l’impegno a migliorare costantemente l’accoglienza sta pagando – dichiara Fabrizio Pace, direttore dell’Associazione Commercianti Albesi -. Con un 2018 che ha dato risultati eccellenti nonostante qualche incertezza meteo, possiamo guardare al 2019 con fiducia e con la speranza, come minimo, di confermare i numeri. Ovviamente i bilanci si fanno sempre alla fine. Ma sappiamo che le nostre strutture della ricettività e della ristorazione e tutti gli operatori del comparto, la bellezza del paesaggio che tutti siamo chiamati a preservare, sono le migliori armi che il territorio possiede per arrivare sempre più in alto».