Si è riunito martedì 23 febbraio il Comitato di Presidenza dell’Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio”, per affrontare alcune tematiche attuali e di interesse collettivo, negli ambiti della sanità, delle infrastrutture e delle attività economiche.
Organizzazione sanitaria sul territorio
La pandemia ha reso evidente, nel nostro Paese, la debolezza del sistema sanitario territoriale, una carenza che il nuovo esecutivo presieduto da Mario Draghi ha in programma di colmare. Il Tavolo ha invitato il direttore generale dell’AslCn2, Massimo Veglio, a illustrare quanto si intende realizzare per portare la gestione della salute sempre più vicino alla popolazione.
Si è parlato delle Case della Salute di Alba e Bra, che troveranno sede nei rispettivi ex ospedali cittadini “San Lazzaro” e “Santo Spirito”, ma anche di come la sanità territoriale verrà riorganizzata sul territorio, anche alla luce delle nuove esigenze emerse con il Covid. Il principio di base è che un buon funzionamento della sanità territoriale – prevenzione e assistenza dei malati cronici – possa limitare il numero dei ricoveri in ospedale, alleggerendolo e rendendolo performante nei suoi compiti prioritari (emergenza, malattie acute, chirurgia, trattamenti ad alto contenuto tecnologico e professionale ecc.).
Veglio intende le future “case della salute” come “l’ospedale che va sul territorio”, con i migliori specialisti che svolgono consulenza, in presenza e a distanza, con personale idoneo in quantità e qualità, tanto da garantire alla popolazione veri e propri punti di riferimento per la propria salute, in orario esteso in grado di rispondere compiutamente alla domanda di salute.
A proposito dell’ospedale, il direttore generale ha riferito di un elevato interesse per i bandi proposti dall’AslCn2 per la ricerca di professionalità di alto profilo, ai quali rispondono molti concorrenti da quando è entrato in funzione il nosocomio di Verduno, evidentemente più attrattivo. A ciò si aggiunge la recentissima convenzione con l’Università di Torino, che ha riconosciuto Verduno quale sede per la pratica per il tirocinio professionalizzante.
Osservatorio sul cantiere dell’autostrada
In seguito alla ripartenza dei lavori per il completamento dell’autostrada – è in corso la realizzazione della viabilità di servizio al cantiere – il Comitato di Presidenza del Tavolo delle Autonomie ha concordato di costituire un osservatorio permanente per monitorare l’avanzamento delle opere. Occorre prestare particolare attenzione non solo alle tempistiche di costruzione del tronco B lotto 2.6 (il tratto fra l’innesto della tangenziale a Roddi e Verduno-svincolo ospedale), ma anche alla progettazione del tronco A (Cherasco- Verduno) del quale nessuno pare avere ancora visionato alcun disegno. Si procederà nelle prossime settimane a contattare direttamente la società costruttrice Autostrada Asti-Cuneo per individuare un referente diretto. Tra i sindaci del territorio c’è preoccupazione sia sul cronoprogramma – non sarebbe comprensibile alcun ulteriore ritardo – sia sull’iter completamente oscuro del secondo tronco.