Come per i bastoncini cotonati, per i quali la normativa italiana (prima al mondo, Legge di Bilancio 2018) ha anticipato la riforma europea vietando la produzione e la vendita dal 1° gennaio 2019 (dal 2020 divieto anche per i cosmetici contenenti microplastiche), gli operatori economici dovranno rispettare il divieto assoluto di commercializzazione di determinati prodotti in plastica monouso:
• bastoncini cotonati (tranne i tamponi per uso medico)
• posate
• piatti
• cannucce (tranne quelle per uso medico)
• mescolatori per bevande
• aste per palloncini
• prodotti e sacchetti in plastica oxodegradabile, in cui vengono aggiunti additivi che ne accelerano la frammentazione in minuscole particelle da parte delle radiazioni ultraviolette
• contenitori per cibo in polistirene espanso.
Particolare attenzione dovrà essere posta, da parte degli operatori di vendita, ai contenitori per bevande in plastica monouso. Si tratta di quei recipienti utilizzati per contenere liquidi, quali le bottiglie per bevande e relativi tappi e coperchi, che saranno ammessi soltanto nel caso in cui i tappi e i coperchi rimangano attaccati al contenitore. Sarà compito dei commercianti verificare se il prodotto rispetterà la nuova normativa. Non è previsto, invece, un divieto alla vendita e all’utilizzo dei bicchieri in plastica monouso.
Per quanto riguarda i prodotti in plastica senza alternative, invece, gli Stati membri dovranno predisporre dei piani di riduzione significativa del loro utilizzo, da trasmettere alla Commissione europea entro 2 anni dall’entrata in vigore della Direttiva.
La normativa europea prevede, inoltre, una serie di misure volte a ridurre l’impatto sull’ambiente:
• entro il 2029 gli Stati membri dovranno raccogliere attraverso la differenziata il 90% delle bottiglie in plastica;
• le stesse bottiglie, entro il 2025 dovranno contenere almeno il 25% di contenuto riciclato e passare al 30% entro il 2030;
• si introduce l’obbligo dell’etichettatura informativa, per cui sigarette con filtri di plastica, bicchieri, salviette umidificate e tovaglioli sanitari dovranno riportare sulla confezione l’indicazione dell’impatto che possono generare sull’ambiente.
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