In base alle vigenti normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo di provvedere al periodico controllo e manutenzione delle attrezzature di lavoro, al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza (art. 71 del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni).
Tale manutenzione riguarda anche i sistemi di stoccaggio statici in acciaio, le cui specifiche norme di riferimento (UNI EN 15629 Specifiche dell’attrezzatura di immagazzinaggio e UNI EN 15635 Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio), attribuiscono all’utilizzatore la responsabilità sull’efficienza e la sicurezza delle strutture con interventi di manutenzione ordinaria delle scaffalature presenti in azienda.
Nello specifico, la norma UNI EN 15635 (Par. 9.2) afferma che l’utilizzatore deve condurre verifiche regolari della struttura della scaffalatura durante il ciclo di vita, al fine di assicurare che ogni danno che necessita di un intervento immediato sia eliminato celermente attraverso la sostituzione del componente danneggiato con uno identico dello stesso costruttore. Il paragrafo 9.4.2.3 stabilisce che persona tecnicamente competente deve eseguire ispezioni ad intervalli non maggiori di 12 mesi, predisponendo un resoconto scritto da sottoporre all’Addetto della Sicurezza con le osservazioni e le proposte degli intervalli ritenuti necessari.
La frequenza delle ispezioni dipende da una varietà di fattori che sono specifici del sito.
In base alle specifiche normative, è fatto obbligo al fornitore di dare suggerimenti all’utilizzatore in merito alla necessità di ispezioni regolari della scaffalatura e di un programma formale di manutenzione per far fronte ad eventuali danni accidentali.
Per informazioni
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