Al termine “rumore” viene spesso associato “suono non desiderato”; non altrettanto ovvio è il confine tra ciò che è genericamente “rumore” e ciò che diventa invece “inquinamento acustico” e come tale va misurato, quantificato e ridotto.
LA LEGGE NAZIONALE
In materia esiste una legge quadro nazionale che stabilisce come inquinamento acustico “l’introduzione di rumore nell’ambiente esterno o abitativo tale da provocare: fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana e deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”.
I regolamenti comunali
Per garantire questa condizione di benessere della popolazione dal punto di vista acustico, ogni comune è dotato di un regolamento e di una classificazione acustica delle proprie aree, sulla base dei quali sono definiti i valori limite di rumore dell’ambiente esterno da rispettare. Il titolare di ogni attività insediata deve assicurare che non vi sia un superamento dei limiti imposti dal regolamento comunale ed ogni nuovo insediamento o modifica dello stesso dovrà dimostrare in fase di progetto di non superare i valori limite prescritti dalla classificazione acustica con una Valutazione Previsionale di Impatto Acustico.
Le sanzioni
Eventuali superamenti dei valori limite potranno essere sanzionati ai sensi del regolamento comunale con ammende fino a 10.329,00€, la sospensione dell’autorizzazione all’attività e sono applicabili gli art. 659 e 650 del codice penale che prevedono l’arresto fino a 3 mesi e sanzioni fino a 516,00€.
Il servizio
Servizi Aca è in grado di offrire il servizio di misurazione del rumore emesso verso l’ambiente esterno di attività esistenti e di redigere valutazioni previsionali di impatto acustico di nuovi insediamenti con il proprio personale tecnico competente in acustica ambientale.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Sicurezza Ambiente Igiene
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