Nel corso della riunione del Comitato di Presidenza dell’Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” si è svolto un focus sul cantiere dell’ospedale di Verduno insieme al direttore generale dell’AslCn2 Massimo Veglio e al direttore amministrativo Gianfranco Cassissa.
I vertici dell’Asl hanno risposto alle numerose domande poste in merito all’opera pubblica – la più importante del territorio insieme all’Asti-Cuneo – che rappresenta il futuro del servizio sanitario a disposizione di un’area di quasi 200 mila abitanti.
È stata ribadita la bontà della scelta compiuta a metà anni ’90 dalle città di Alba e di Bra, che dimostrandosi lungimiranti decisero di chiudere i rispettivi ospedali cittadini, vetusti e non adattabili alle evoluzioni strutturali, mediche e tecnologiche, per realizzare un nuovo, moderno e assai più funzionale nosocomio, capace di prestazioni di alto livello e spazi idonei ad ospitare in modo più performante le diverse specialità.
Dall’incontro è emerso chiaramente come, se tale scelta non fosse stata compiuta allora, con ogni probabilità gli attuali ospedali “San Lazzaro” di Alba e “Santo Spirito” di Bra sarebbero destinati alla chiusura.
Si è poi ribadito come il cantiere della struttura ospedaliera a Verduno stia lavorando a pieno regime e sia in dirittura d’arrivo.
Una volta ultimata la “scatola”, andranno completate le dotazioni tecnologiche – messe a dura prova dalle continue novità normative – e le attrezzature. Un grosso contributo è stato dato in questo senso dalle donazioni dei privati raccolte attraverso la preziosa opera della Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus.
«Avere un ospedale all’avanguardia – sostiene Veglio – sarà un elemento fondamentale per consentire la complessa integrazione del personale oggi operante nei due distinti ospedali cittadini, e sarà anche un ottimo biglietto da visita nei confronti di nuove professionalità. Il lavoro che ci aspetta è una gigantesca ma stimolante sfida finalizzata ad elevare il livello delle prestazioni sanitarie in questo territorio».
Il direttore Veglio ha sottolineato che i servizi “di base” (dai prelievi di sangue alle ecografie ed altre prestazioni che rispondono ad una elevata domanda) continueranno ad essere erogati ad Alba e Bra oppure nei presìdi dislocati sul territorio, mantenendoli così vicini all’utenza ed evitando di convogliare traffico verso Verduno.
Allo stesso scopo, l’Asl intende promuovere il car-pooling tra i dipendenti, per limitare l’aggravio di veicoli sulla Sp7 in direzione dell’ospedale.
Un quadro positivo emerge dunque dal confronto con il Tavolo delle Autonomie, che rappresenta tutto il territorio di Langhe e Roero e che esprime i migliori auguri al dott. Veglio – giunto da poche settimane a guidare la nostra Asl – ed ai suoi collaboratori, garantendo la massima collaborazione affinché non si frappongano ulteriori ostacoli da qui al completamento e all’entrata in funzione dell’ospedale di Verduno.
L’associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” è stata ufficialmente costituita con atto notarile il 26 marzo 2015 e conta l’adesione di 73 comuni e 13 altri soggetti, che includono 5 associazioni di categoria, 6 aziende di primaria importanza dell’area e personalità rappresentative della realtà socioeconomica locale. In ossequio agli scopi statutari, l’Associazione si prefigge di tutelare, sostenere e promuovere il territorio di Langhe e Roero in ogni settore di attività, economica sociale e culturale, e persegue tutte le iniziative finalizzate al progresso economico e al benessere della cittadinanza che risiede nell’area.