È pronto per essere pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo decreto del bando Agrisolare, approvato il 19 aprile e recentemente autorizzato dalla Commissione Europea.
La misura dispone di fondi per circa 1 miliardo di euro (provenienti dal Pnrr, missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”). Sono ammissibili interventi per l’acquisto di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività (comprese le superfici coperte di strutture per la ricezione e l’ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica). Le imprese, inoltre, potranno finanziare interventi di riqualificazione per migliorare l’efficienza energetica (rimozione dell’amianto dai tetti, realizzazione dell’isolamento e di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto).
Beneficiari
Una volta approvato il bando, gestito dal GSE, potranno accedere alla agevolazione gli imprenditori agricoli e le imprese agroindustriali, anche in forma aggregata.
Le spese per gli impianti fotovoltaici sono ammissibili sia in caso di uso diretto dell’energia sia di vendita sul mercato, ma con la seconda opzione il contributo passa dall’80 al 30 per cento.
I contributi
- 80% di contributo a fondo perduto per imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’«autoconsumo condiviso»: dotazione di circa 700 milioni;
- fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli: dotazione di circa 150 milioni;
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria: dotazione di circa 75 milioni;
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo.
Spese ammissibili
Gli interventi finanziabili riguardano:
- acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture dei fabbricati;
- accumulatori;
- dispositivi di ricarica;
- rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti, secondo la norma, purché le procedure siano svolte da ditte specializzate, iscritte all’apposito registro;
- isolamento termico dei tetti. In questo caso, la relazione tecnica dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione in ragione delle destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;
- realizzazione di un sistema di aerazione (con tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria) connesso alla sostituzione del tetto, purché la relazione dia conto delle modalità di aerazione previste data la destinazione del fabbricato.
Rispetto al passato, il nuovo Decreto prevede il raddoppio della potenza massima installabile (da 500kw/p a 1.000 kw/p), della spesa ammissibile per accumulatori (da 50mila a 100mila euro) e per dispositivi di ricarica (da 15mila a 30mila), oltre all’aumento della spesa massima ammissibile per beneficiario (da un milione a 2.330.000 euro), incluse le spese accessorie.
Il termine entro il quale realizzare le opere è di 18 mesi.
L’Ufficio Credito dell’Associazione Commercianti Albesi è disponibile alla redazione delle domande di finanziamento.
Per informazioni:
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