Con Decreto del 9 agosto 2019, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 17 agosto, sono state introdotte ulteriori correzioni agli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili al periodo d’imposta 2018.
Poiché tali modifiche arrivano a ridosso delle scadenze di versamento, non rispettano né la norma istitutiva dei nuovi indici (“le eventuali integrazioni degli indici sono approvate entro il mese di febbraio del periodo d’imposta successivo a quello per il quale sono applicate”) nè il c.d. Statuto dei contribuenti, che raccomanda espressamente all’Amministrazione Finanziaria di mettere a disposizione dei contribuenti “almeno 60 giorni prima del termine assegnato” tutte le informazioni necessarie o utili all’adempimento al quale si riferiscono.
Questo tardivo intervento sulle disposizioni applicabili conferma per l’ennesima volta che tutta l’operazione ISA è stata gestita in maniera approssimativa e senza la necessaria preparazione ed informazione alle categorie interessate.
Dopo lo slittamento dei termini di versamento delle imposte al 30.09.2019, necessario dopo i ritardi nel rilascio del software di calcolo, ora, viste le ultime modifiche, si moltiplicano le proteste e gli interventi del Garante del Contribuente, volti a richiedere la disapplicazione dei nuovi ISA per il periodo d’imposta 2018, in attesa che possano essere attivati e resi obbligatori solo dopo essere stati correttamente testati e resi funzionanti.
Visto che la scadenza per i pagamenti è molto vicina, occorrono risposte e soluzioni rapide.
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