Analizziamo in sintesi, come ogni anno, le novità principali di carattere fiscale introdotte dalla c.d. Finanziaria 2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre 2019.
ALIQUOTE IVA – confermato anche per il 2020 il mantenimento delle aliquote al 10% (passerà al 12% dal 2021) e ordinaria del 22% (passerà al 25% dal 2021).
IMU IMPRESE – per il 2019 fissata al 50% (dal 20%) la quota di IMU sugli immobili strumentali deducibile ai fini delle imposte sul reddito.
CEDOLARE SECCA su contratti a canone concordato: riduzione dal 15% al 10% dell’aliquota. Mancata proroga invece per la cedolare del 21% su immobili commerciali di superficie fino a 600 mq.
SCONTO IN FATTURA per risparmio energetico e sisma bonus, alternativo all’utilizzo delle detrazioni spettanti in 10 anni: abolito, tranne che per interventi di ristrutturazione importante di primo livello di importo superiore a € 200.000.
RISPARMIO ENERGETICO – proroga al 31.12.2020 delle attuali detrazioni del 65%-50% (sulle parti comuni condominiali già precedentemente valide fino al 2021).
RECUPERO EDILIZIO – proroga al 31.12.2020 della detrazione al 50% sulle spese per interventi su fabbricati abitativi, con importo massimo di € 96.000 per ciascun edificio.
BONUS MOBILI – confermato anche per il 2020 il bonus IRPEF al 50% sulla spesa massima di € 10.000 per mobili e/o grandi elettrodomestici in classe A+ (A per i forni) se collegati ad interventi di recupero iniziati a decorrere dal 1.1.2019.
BONUS VERDE – prorogato nel Decreto Milleproroghe n. 162/2019 anche per il 2020, con detrazione al 36% su spesa massima di € 5.000 per unità immobiliare.
“SPORT BONUS” – proroga al 2020 del credito d’imposta del 65% in 3 quote annuali su erogazioni liberali per manutenzione/restauro/realizzazione di impianti sportivi pubblici, anche se destinate ai soggetti concessionari.
RICERCA & SVILUPPO – non sono state prorogate le regole vigenti per il credito d’imposta sulle spese sostenute nel periodo 2015-2019. Introdotto dal 2020 un nuovo credito d’imposta previa specifica comunicazione al MISE, con misure differenziate a seconda dell’attività (dal 6% per innovazione tecnologica fino al 12% per ricerca e sviluppo).
BONUS FORMAZIONE 4.0 – riconosciuto anche per le spese del 2020 il credito d’imposta del 50% nel limite di spesa di 300.000 € per le piccole imprese (40% con limite di 250.000 € per le medie, 30% per le grandi imprese). Aumento al 60% se i destinatari della formazione sono lavoratori svantaggiati.
BONUS FACCIATE – nuova detrazione del 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi su facciate, balconi-fregi-ornamenti, inclusa la sola pulitura o tinteggiatura, per edifici ubicati in zona A (centro storico) o B (totalmente/parzialmente edificata). La detrazione spetta in 10 quote annuali, senza limiti di spesa.
RIPRISTINO ACE – soppressa la c.d. mini IRES, tassazione agevolata al 15% degli utili reinvestiti. Reintrodotta quindi l’agevolazione ACE sul rendimento figurativo del capitale investito.
PAGAMENTI ELETTRONICI – riconoscimento in denaro a favore dei soggetti privati che utilizzano abitualmente strumenti di pagamento elettronico. Demandate al MEF le modalità attuative.
SPESE VETERINARIE – aumentato da 387,34 a 500 € il limite delle spese veterinarie detraibili ai fini IRPEF (ferma la franchigia di 129,11 €).
BONUS EDICOLE – esteso per il 2020 anche agli esercenti commerciali non esclusivi di giornali, riviste, periodici. Il credito, pari a massimi € 2.000, è parametrato agli importi pagati a titolo di IMU, TASI, TARI, spese di locazione dei locali.
ONERI DETRAIBILI IN BASE AL REDDITO – rimodulate le detrazioni per oneri qualora il reddito sia superiore ad € 120.000. La detrazione spetta sempre interamente solo per spese sanitarie e interessi su mutui ipotecari per acquisto/costruzione abitazione principale.
FRINGE BENEFIT – per le auto aziendali assegnate in uso promiscuo ai dipendenti con contratti stipulati dal 1.7.2020, è resa variabile la percentuale applicabile alla percorrenza media di 15.000 km, in base alla classe di inquinamento del veicolo (min 25% max 50% contro l’attuale 30%).
BUONI PASTO – i limiti di non tassabilità sono ridotti per i buoni cartacei (da 5,29 a 4 € giornalieri) ed aumentati per quelli elettronici (da 7 a 8 € giornalieri).
TRACCIABILITÀ DETRAZIONI – con l’esclusione di medicinali e prestazioni sanitarie SSN, la detrazione IRPEF è riconosciuta se la spesa è sostenuta con sistema di pagamento tracciabile (banca, posta, carte di debito-credito-prepagate).
ESTROMISSIONE IMMOBILE STRUMENTALE da parte delle ditte individuali, con pagamento dell’8% sulla differenza tra il valore normale dell’immobile ed il relativo costo fiscalmente riconosciuto.
RIVALUTAZIONE TERRENI E PARTECIPAZIONI – riproposto l’affrancamento con l’ 11% di imposta sostitutiva del valore di partecipazioni societarie e terreni. Fissato al 30.06.2020 il termine entro cui procedere alla perizia di stima e al versamento.
PLUSVALENZA CESSIONE IMMOBILI – aumentata dal 20% al 26% l’imposta, riscossa dal notaio, per la tassazione di immobili rivenduti nel quinquennio e di terreni edificabili.
RIVALUTAZIONE BENI DI IMPRESA – riproposta col versamento di imposta sostitutiva del 12% per i beni ammortizzabili (10% per i beni non ammortizzabili, es. le partecipazioni). Il maggior valore è riconosciuto ai fini fiscali dal 3° esercizio successivo (su bilancio 2019, quindi, dal 2022).
IVIE/IVAFE – l’imposta su immobili e attività finanziarie detenuti all’estero è estesa dal 2020 a Enti non commerciali e società semplici.
ACCERTAMENTI ENTI LOCALI – estese agli Enti locali (provincie, comuni, comunità montane etc..) le regole dell’accertamento esecutivo, decorsi i 60 giorni per l’eventuale ricorso. Quindi anche per IMU, TASI, rette asili, oneri urbanizzazione etc… l’atto di accertamento non richiede più l’emissione di cartella o atto di ingiunzione per essere immediatamente valido per l’esecuzione forzata.
WEB TAX – per le imprese che realizzano congiuntamente ricavi complessivi di almeno € 750 milioni, di cui ricavi da servizi digitali realizzati in Italia per almeno € 5,5 milioni, è dovuta un’imposta pari al 3% dei ricavi tassabili determinati applicando specifiche disposizioni normative.
UNIFICAZIONE IMU-TASI – A decorrere dal 2020 le “vecchie” IMU e TASI sono sostituite dalla nuova IMU, regolamentata in generale come in precedenza, ma con facoltà concessa ai Comuni di aumentare l’aliquota dell’1,06% fino all’1,14% per compensare la maggiorazione TASI. Le delibere relative alle aliquote 2020 dovranno essere approvate comunque entro il 30.06.2020. In sede di primo versamento, al 16.6.2020, è dovuta la metà di quanto versato nel 2019 a titolo di IMU più TASI.
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