Sono alcune delle condizioni necessarie affinché un lavoratore sia definibile “svantaggiato”.
È quanto ha stabilito il Ministero del Lavoro con apposito decreto che individua i requisiti utili per la definizione di lavoratore svantaggiato e molto svantaggiato, in conformità alla disciplina comunitaria.
Per queste categorie, le imprese – tra l’altro – sono esentate dal rispetto dei limiti quantitativi previsti per ricorrere al contratto di somministrazione a tempo determinato.
Cosa prevede più dettagliatamente il decreto ministeriale?
Con la pubblicazione del Decreto ministeriale del 17 ottobre 2017 (comunicato stampa dell’8 febbraio 2018) il Ministero del Lavoro ha individuato i “lavoratori svantaggiati” e i “lavoratori molto svantaggiati” che, tra l’altro, sono esentati dai limiti quantitativi eventualmente previsti da disposizioni contrattuali per la somministrazione a tempo determinato.
Lavoratori svantaggiati
Per essere compresi nella categoria dei lavoratori svantaggiati, i soggetti devono soddisfare almeno una delle seguenti condizioni.
Impiego
Non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Si tratta di coloro che, negli ultimi 6 mesi:
• non hanno prestato attività lavorativa riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno 6 mesi
• hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito che corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del TUIR di cui al DPR n. 917/1986.
Età anagrafica
• Avere un’età compresa tra i 15 e i 24 anni.
• Aver superato i 49 anni di età.
Istruzione e formazione
Non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o aver completato la formazione a tempo pieno da non più di 2 anni e non avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito.
Sono inoltre svantaggiati coloro che non hanno conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore o una qualifica o un diploma di istruzione e formazione professionale rientranti nel terzo livello della classificazione internazionale sui livelli di istruzione, nonché coloro che hanno conseguito una delle suddette qualificazioni da non più di due anni e non hanno avuto un primo impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
Situazione familiare
È un lavoratore svantaggiato un adulto che vive solo con una o più persone a carico, ovvero chi ha compiuto 25 anni di età e sostiene da solo il nucleo familiare in quanto ha una o più persone a carico ai sensi dell’articolo 12 del TUIR di cui al DPR n. 917/1986;
Settori e professioni con tasso di disparità uomo-donna
Determina la condizione di lavoratore svantaggiato l’essere occupato in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato (per l’anno 2018 la norma di riferimento è il Decreto interministeriale del 10 novembre 2017).
Sono svantaggiati inoltre coloro che sono occupati nei settori e nelle professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna e che appartengono al genere sottorappresentato.
Minoranze etniche e linguistiche
Rende lavoratori svantaggiati:
• l’appartenere a una minoranza etnica di uno Stato membro UE e avere la necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile”
• l’appartenere alle minoranze storicamente insediate sul territorio italiano ai sensi della legge n. 482/1999 e a quelle minoranze che risultino ufficialmente riconosciute in Italia sulla base di specifici provvedimenti, se si dimostra la necessità di migliorare le proprie competenze linguistiche e professionali o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso a un’occupazione stabile.
Lavoratori molto svantaggiati
Per essere compresi nella categoria dei lavoratori molto svantaggiati, i soggetti devono soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:
• privi da almeno 24 mesi di impiego regolarmente retribuito;
• privi da almeno 12 mesi di impiego regolarmente retribuito e appartenenti ad una delle seguenti categorie dei lavoratori svantaggiati: avere un’età compresa tra i 15 e i 24 anni o appartenere a una minoranza etnica o linguistica.