Se qualcosa emerge prepotentemente dall’ultima tornata elettorale, è la chiara determinazione dell’elettorato a designare un’ampia rappresentanza del territorio ai vertici della Regione Piemonte.
L’elezione al Parlamento Europeo della narzolese Gianna Gancia per la Lega, ex presidente della Provincia di Cuneo e già consigliere regionale è certamente un bel risultato, ma ciò che maggiormente colpisce è l’affermazione di ben quattro rappresentanti a Palazzo Lascaris a Torino.
Alberto Cirio di Forza Italia governatore del Piemonte e i tre consiglieri eletti – Luigi Genesio Icardi per la Lega, Maurizio Marello per il Pd e Ivano Martinetti per il Movimento 5 Stelle – sono espressione di una trasversalità politica che indica alcuni fatti importanti. Da un lato, i partiti hanno designato candidati depositari della fiducia degli elettori, che hanno meritato un numero elevato di preferenze personali soprattutto per il proprio lavoro pregresso sul territorio: Cirio per la sua ormai lunga attività politica e le cariche ricoperte prima in Comune ad Alba, poi in Regione e successivamente a Bruxelles; Icardi come sindaco di Santo Stefano Belbo e presidente dell’Associazione Comuni del Moscato; Marello come sindaco di Alba da due mandati e precedenti esperienze amministrative locali; Martinetti per l’attività di consigliere comunale e di referente del M5S del territorio.
Quattro esponenti di quattro partiti diversi, ma certamente uniti da un comune denominatore, vale a dire la volontà di fare crescere il territorio, di affermarlo per come merita e rappresentarlo adeguatamente facendone valere il peso economico e l’importanza anche politica acquisita nel tempo.
Ognuno dovrà operare secondo il proprio ruolo: Cirio da governatore in un contesto più ampio e onnicomprensivo, Icardi da consigliere di maggioranza nel concorrere all’applicazione delle linee della Giunta, Marello e Martinetti dall’opposizione, pungenti ma costruttivi.
Non ci resta che augurare loro buon lavoro, impegnandoli a far riconoscere finalmente i grandi meriti di un territorio che tanto dà alla regione e al Paese ma che, fino ad oggi, non è stato premiato in termini di infrastrutture e servizi.