Il recente “Decreto Crescita” ha introdotto un regime di tassazione agevolata consistente nell’applicazione dell’imposta di registro / ipotecaria / catastale in misura fissa (€ 200 ciascuna) ai trasferimenti immobiliari a favore di imprese che effettuano specifici interventi sugli stessi.
L’intento è quello di incentivare il rinnovo di edifici e immobili con caratteristiche energetiche e sismiche migliorative, ed è destinato alle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, indipendentemente dal cedente, che quindi può essere sia soggetto privato che impresa.
L’agevolazione è applicabile ai trasferimenti di interi fabbricati posti in essere dall’1.5.2019 al 31.12.2021, effettuati anche tramite contratti di permuta.
Come sopra accennato, l’agevolazione in esame consiste nell’applicazione dell’imposta di registro / ipotecaria / catastale nella misura fissa di € 200 ciascuna ai trasferimenti di interi fabbricati al ricorrere di determinate condizioni.
In particolare, è necessario che nei 10 anni successivi all’acquisto l’impresa provveda:
• alla demolizione / ricostruzione (anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente, ove consentita) e alla successiva cessione dell’immobile anche suddiviso in più unità immobiliari, a condizione che la cessione riguardi almeno il 75% del volume del nuovo fabbricato;
• all’esecuzione dei seguenti interventi edilizi:
– manutenzione straordinaria;
– restauro / risanamento conservativo;
– ristrutturazione edilizia;
• alla successiva cessione dell’immobile anche se suddiviso in più unità immobiliari, a condizione che la cessione riguardi almeno il 75% del volume del nuovo fabbricato.
In caso di mancato rispetto delle predette condizioni, sono applicabili:
• le imposte di registro / ipocastali nella misura ordinaria (9% – 3% – 1%);
• la sanzione pari al 30%;
• gli interessi di mora a decorrere dalla data di acquisto del fabbricato.
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