I giorni successivi alle elezioni del 26 maggio scorso sono stati forieri di buone notizie per il territorio di Langhe e Roero, soprattutto sul fronte del rinnovo del Consiglio regionale del Piemonte, divenuto per alcuni giorni la cartina di tornasole della politica nazionale.
Telecamere e riflettori hanno potuto incorniciare il successo di Alberto Cirio (il neo governatore è albese originario del piccolo centro di Sinio) e l’affermazione di un intero territorio grazie all’elezione di tre consiglieri regionali: Luigi Genesio Icardi di Santo Stefano Belbo, Maurizio Marello di Alba (i due consiglieri più votati nella Granda nelle rispettive aree politiche) e Ivano Martinetti di Alba.
ALBERTO CIRIO GOVERNATORE: PIÙ ATTENZIONE AL TERRITORIO
Abbiamo rivolto alcune domande al nuovo governatore del Piemonte, l’albese Alberto Cirio.
Un’osservazione generale sull’affermazione di un uomo del territorio nella carica più importante della Regione.
Per la prima volta nella loro storia le colline di Langhe e Roero hanno un loro uomo presidente della Regione Piemonte. Per me è un grande onore, un orgoglio e anche una grande responsabilità. L’Amministrazione regionale ha una impronta torinocentrica da sempre. Una “colpa” tanto di sinistra come di destra, perché non è mai dipesa dalla politica. Ma dalle persone. Chi non vive la provincia non ne comprende le esigenze. Io vivo ad Alba e adesso non immagino di sostituire il torinocentrismo con il provinciacentrismo, ma è finalmente tempo che territori che danno tanto al Piemonte e all’Italia, come le nostre colline di Langhe Roero, abbiano voce e tornino a contare nei luoghi dove si prendono le decisioni.
Fondi Europei: in base anche ai suoi trascorsi da europarlamentare, quali sono i suoi intendimenti per una maggiore distribuzione e un migliore utilizzo.
L’obiettivo è innanzitutto di usarli di più e più velocemente, basti pensare che il Piemonte ad oggi ha speso solo il 30% delle risorse a sua disposizione e se non lo faremo entro il 2020 dovremo restituirle all’Europa. Quindi più velocità, ma anche maggiore efficacia: intendo costituire a Bruxelles una lobby Piemonte, un gruppo di lavoro in cui riunire grandi aziende internazionali, associazioni di categoria, istituzioni, università e mondo accademico, con l’obiettivo di non restare ad attendere la futura programmazione, ma di scriverne le linee guida insieme all’Unione europea. E poi dobbiamo allargare lo sguardo non solo alle altre regioni d’Italia, ma a quelle d’Europa: alla Baviera, il Rhône – Alpes, il Baden – Württemberg, sono loro i nostri competitor ed è in sinergia con loro che dobbiamo lavorare. Io utilizzerò tutta l’esperienza e la rete di relazioni costruita negli ultimi cinque anni al Parlamento europeo.
Infrastrutture, quali i primi passi su Asti-Cuneo, ma anche: è possibile aiutare le province a gestire il reticolo di strade “minori” che versano in condizioni limite?
Il primo passo sarà quello di prendere in mano il dossier dell’Asti-Cuneo e, insieme al segretario della Lega Piemonte Riccardo Molinari, incontrare il premier Conte. Il Presidente del Consiglio ha preso un impegno chiaro con il nostro territorio e io sarò il primo a vigilare affinché lo mantenga. Le infrastrutture sono determinanti per il futuro della nostra regione: l’Asti-Cuneo come la Tav, ma anche il Terzo Valico, il Tunnel del Tenda, la Pedemontana. Sono opere che non possono essere messe in discussione. Accanto ad esse serve, però, un vero e proprio Piano Marshall per le strade ordinarie, che oggi cadono letteralmente a pezzi. E anche questa sarà una delle mie priorità.
Ospedale di Verduno: il territorio vuole che sia un’eccellenza, la Regione lo sosterrà?
Lo sosterremo perché, in tempi non sospetti, i cittadini di Alba e Bra hanno fatto una scelta di maturità e lungimiranza, accettando di chiudere gli ospedali che avevano sotto casa per averne uno unico, ma all’avanguardia nelle tecnologie e nel personale medico. La Regione ha il dovere di rendere questo ospedale una eccellenza.
Turismo: la prima cosa che farà da presidente della Regione per far “volare” il comparto ancora più in alto.
Ne cambieremo l’organizzazione. Oggi la legge che regola il settore è del ’96. Vent’anni fa però non esistevano né internet né i social, tantomeno tutte le nuove forme di promozione del turismo. Bisogna rendere la normativa al passo con i tempi. E poi riorganizzare le Agenzie turistiche locali, non più secondo confini geografici ma sulla base del prodotto, come fatto ad Alba.
Luigi Genesio Icardi
«Fiscalità, sicurezza, viticoltura, commercio»
Lista LEGA Salvini Piemonte
Luigi Genesio Icardi, 58 anni, funzionario Asl Cn2, sindaco di Santo Stefano Belbo e presidente Associazione Comuni del Moscato.
«La mia prima azione sarà quella di verificare se vi è la possibilità di ridurre la pressione fiscale per i piemontesi: la fiscalità è uno dei temi cui ho messo mano da sindaco e che mi sta particolarmente a cuore, così come la sicurezza della cittadinanza. Occorre infatti rifinanziare l’impiantistica della sicurezza, dotando città e paesi di telecamere e della necessaria tecnologia a garanzia della popolazione. Ma sicurezza è anche la rimozione dei sedimenti e della vegetazione che ostruiscono gli alvei dei fiumi. Sono necessari nuovi fondi perché i corsi d’acqua non costituiscano un pericolo in anni di eventi atmosferici sempre più improvvisi e violenti.
Essendo in zona Unesco, dobbiamo valorizzare il territorio e creare occasioni di commercio, snellendo le procedure per organizzare le manifestazioni.
La socioassistenza deve essere sostenuta attraverso l’integrazione delle rette per le case di riposo e per gli asili nido, così come occorre riequilibrare le quote pro capite erogate dalla Regione per la gestione sanitaria nei territori.
È cruciale la partita sull’agricoltura: prioritario far ripartire i PSR (Piani di sviluppo rurale) anche a favore del settore vitivinicolo, delle imprese in sofferenza, dei vigneti “eroici” (non meccanizzabili) e sostenere di conseguenza il mantenimento del territorio. Per il commercio, mi impegnerò per rifinanziare i Piani di qualificazione urbana nei centri commerciali naturali, con particolare riguardo ai piccoli negozi che tengono vivi i centri rurali».
Maurizio Marello
«Un territorio che si è fatto da sè e sa fare da traino»
Lista PD – Chiamparino presidente
Maurizio Marello, 53 anni, avvocato, sindaco di Alba dal 2009 per due mandati consecutivi.
«Per prima cosa, dovrò imparare a fare il consigliere regionale, perché per lavorare con efficacia bisogna conoscere la macchina e i regolamenti. Il mio compito sarà quello di fare proposte e sollecitare la maggioranza su molti temi cruciali, dalla revisione delle quote capitarie della sanità alle grandi infrastrutture, alla riorganizzazione dei trasporti che devono agevolare anche le aree più periferiche e collinari. Credo di poter portare in dote un’esperienza significativa, aver fatto il sindaco di Alba vuol dire aver affrontato problemi che spesso hanno coinvolto la Regione. Uno degli argomenti su cui abbiamo qualcosa da dire è il comparto cultura-turismo, essendo stato il nostro territorio uno straordinario laboratorio, con capacità di fare squadra tra pubblico e privato per destagionalizzare i flussi e rendere Alba una piccola capitale internazionale. Ora, si tratta di creare una rete turistica di portata ampia, che coinvolga Torino, i laghi, le vallate e naturalmente le nostre colline e consenta ai territori di crescere ancora.
Dalle nostre parti, ci siamo sempre “aiutati da soli”, senza aspettare che dall’alto provenissero chissà quali sostegni, per quanto meritati: questo fatto va rivendicato, ma non certo in senso vittimistico. Se ci sono parti del Paese che funzionano, portiamole ad esempio: la capacità di un sistema economico di superare la crisi va messo a frutto quale motivo per sciogliere i grandi nodi logistici e strutturali.
Più che rivendicare, bisogna programmare: così potremo continuare ad essere traino.
Siamo una buona squadra – un presidente e tre consiglieri -: lavorando ciascuno nel proprio ruolo con spirito costruttivo potremo rappresentare in modo appropriato gli interessi del territorio».
Ivano Martinetti
«Ospedale di Verduno, trasporto locale, “Made in Piemonte”»
Lista MOVIMENTO CINQUE STELLE
Ivano Martinetti, 52 anni, imprenditore edile, già consigliere comunale ad Alba e portavoce del M5S.
«Voglio seguire al meglio tutte le fasi che porteranno al trasloco di mezzi e personale dai vecchi ospedali di Alba e Bra alla nuova struttura di Verduno. Sarà un momento importante per i cittadini e l’intero territorio, tutto dovrà concludersi nei tempi previsti. La Regione Piemonte è responsabile dell’intero progetto, dunque sarà fondamentale esercitare un ruolo di controllo e monitoraggio affinchè tutto si svolga al meglio.
Penso di aver dimostrato serietà ed impegno come consigliere comunale, adesso si tratta di continuare a lavorare con la stessa determinazione anche in Regione Piemonte per questo territorio e per la Provincia di Cuneo. Occorre far sentire la voce della Granda in Regione Piemonte su partite molto importanti come i servizi sanitari, il trasporto pubblico locale, la viabilità e la tutela dell’ambiente e delle nostre eccellenze eno gastronomiche.
Inoltre: mantenimento e potenziamento dei servizi sanitari sul territorio, riapertura delle ferrovie sospese dalla vecchia politica, potenziamento e migliore integrazione del trasporto pubblico locale, completamento della Cuneo – Asti, creazione del marchio “Made in Piemonte” per la tutela e la promozione delle produzioni locali, e molti altri temi importanti in cui le competenze sono di carattere regionale. Auspico un atteggiamento costruttivo ed un’apertura da parte della maggioranza alle proposte che arriveranno dai banchi dell’opposizione nell’ottica di lavorare, tutti insieme, per il bene di questo territorio».