Il Piemonte nel piatto: pieni voti dal guardian

È elettrizzante il servizio che uno dei più prestigiosi quotidiani al mondo, nonché uno dei giornali ritenuti “più belli” in assoluto – il britannico The Guardian – ha riservato nelle scorse settimane alla nostra regione ed in particolare alle colline di Langhe e Roero, proprio nel periodo di maggiore afflusso turistico motivato dal richiamo enogastronomico.

The Guardian appartiene al gruppo editoriale Guardian Media Group. Il sito web TheGuardian.com, sul quale è stato pubblicato l’articolo che ci riguarda, racchiude quasi tutti i contenuti dei giornali The Guardian e The Observer (altra testata storica anglosassone) oltre a ulteriori lavori dello staff di redazione, e conta circa 20 milioni di lettori mensili. Cifre da capogiro. Dunque, è particolarmente gratificante per Alba, le Langhe e il Roero, essere indicati quale destinazione eccellente per mezzo di un itinerario, percorso dalla reporter, tra le nostre splendide colline.

Il lungo articolo della giornalista Liz Boulter, meticoloso resoconto del suo soggiorno, si intitola “Il Piemonte nel piatto: la lussureggiante terra italiana del cibo, del vino e dell’arte”.

Nella sua entusiastica descrizione delle bellezze e delle bontà del nostro territorio, Boulter tocca alcuni dei capisaldi dell’enogastronomia che ci contraddistingue, partendo con l’incipit potente dedicato all’intingolo piemontese per eccezione, la bagna càuda, definendola addirittura “gloriosa”, nei suoi abbinamenti con le verdure e con i vini di territorio.

Questo piatto tradizionale, nella narrazione della Boulter, rappresenta il viatico ideale per affrontare il percorso enogastronomico. Dal Barolo al Barbaresco, dalle colline alle rocche, dalla mineralità dei terreni foriera delle differenze varietali delle uve all’età anagrafica dei produttori di vino, dalla cucina più “povera” legata alla tradizione fino ai ristoranti di grande caratura, dall’arte delle chiese dipinte da Tremlett e Sol LeWitt alla rude bellezza della Langa più alta e selvaggia, dai formaggi freschi a quelli affinati accompagnati dalla singolare cugnà e dai mieli pregiati, ai pani storici cotti nei forni a legna da farine rare e riscoperte.

C’è molto dei nostri luoghi, della nostra storia, della nostra gente, nel servizi di Liz Boulter su TheGuardian.com, compresi i mezzi utili per visitare i luoghi e dove trovarli (moto o biciclette assistite incluse).

Un servizio giornalistico ricco di dettagli, spontaneo, che si conclude con un paragrafo dedicato al “where to stay”, dove alloggiare e ai “restaurants to try”, dove mangiare. Informazioni al di là delle quali c’è un mondo da scoprire, una promozione ampia, una visibiltà straordinaria per tutta la nostra zona, a dimostrazione ancora una volta – se ve ne fosse bisogno – dell’ascendente esercitato dai luoghi, dai prodotti e dal “mood” delle colline Unesco sul pubblico internazionale.

theguardian screenshot dentro

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