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I temi determinanti sui quali l’Amministrazione comunale albese può incidere nei prossimi cinque anni, secondo l’Associazione Commercianti Albesi
In occasione delle consultazioni elettorali, l’Associazione Commercianti Albesi riafferma la propria funzione di rappresentanza delle categorie del commercio, del turismo e dei servizi, nei confronti dei candidati alla carica di sindaco della Città di Alba per il quinquennio 2024-2029.
ACA è convinta che una buona sinergia tra il mondo delle attività economiche e le istituzioni locali sia alla base di una reciproca comprensione, di una costruttiva analisi dei problemi e della loro possibile soluzione.
Ribadendo la massima disponibilità al confronto sui temi, sottoponiamo alcune riflessioni all’attenzione delle personalità concorrenti al ruolo istituzionale civile più importante della Città di Alba, ritenendo il ruolo di sindaco primario quale riferimento per la comunità locale, in quanto presente sul territorio e vicino alle esigenze della cittadinanza.
Un piano strutturale di funzione e immagine
31 mila residenti, 100 mila cittadini da “servire”.
È la fotografia di una realtà oggettiva: la città di Alba rappresenta un polo di attrazione per tutto il territorio di riferimento e, data la vocazione turistica ampiamente ribadita nell’era post pandemica, anche una meta ambita da migliaia di visitatori, che ci raggiungono ormai durante tutto l’anno.
Alba estende dunque la sua influenza e la sua attrazione su di un bacino che corrisponde ad una vasta area, costituito da lavoratori e studenti, fruitori dei servizi, fornitori delle attività economiche e loro clientela ecc…
Dal punto di vista dell’immagine, manca ancora una visione d’insieme in grado di rendere maggiormente uniforme e armonioso l’aspetto della città, attraverso gli elementi distintivi dell’arredo urbano ed una cura non solo estetica di piazze e vie.
Serve dunque quel piano strutturale lungamente auspicato da questa Associazione e non ancora realizzato, che trasmetta anche visivamente la cifra di una città più elegante, attraente e vivibile rispetto a realtà analoghe o simili.
Visione
Dall’Amministrazione comunale ci aspettiamo di comprendere se sia ancora possibile espandere, modificare e migliorare gli spazi urbani e se lungo le principali direttrici in uscita dalla città sia possibile immaginare un ulteriore sviluppo demografico ed imprenditoriale. Se questo sarà il naturale esito dell’espansione albese, è importante che l’Amministrazione comunale, nel pianificare tale crescita partendo dagli strumenti urbanistici, la governi e la moduli entro i canoni della sostenibilità ambientale e sociale.
Ciò deve avvenire secondo un dialogo costante che non guardi al consenso elettorale immediato bensì alla dimensione strategica dei piani, sui quali cercare la massima convergenza e condivisione politica. Il futuro di Alba non può e non deve essere terreno di scontro tra fazioni, in quanto argomento che richiede trasversalità, lungimiranza, visione.
Accoglienza
Alba è una città aperta e deve continuare a praticare e migliorare l’accoglienza nelle varie declinazioni.
Accoglienza umana, nei confronti dei suoi membri e dei nuovi arrivati. Si tratta di promuovere un senso di appartenenza, di solidarietà e di inclusione tra i residenti. Un’accoglienza umana si manifesta attraverso servizi sociali adeguati – un clima di tolleranza e rispetto delle diversità culturali e sociali – e politiche che promuovano l’integrazione e il benessere di tutti.
Accoglienza commerciale: la facilità con cui le imprese possono operare e prosperare. Ciò include politiche favorevoli, infrastrutture e servizi efficienti. Un ambiente commerciale accogliente incoraggia l’innovazione, l’investimento e la crescita economica.
Accoglienza turistica: la capacità della città di attrarre e soddisfare i visitatori. Ciò include, oltre alla qualità dei servizi turistici, la bellezza e il decoro dei luoghi, l’ospitalità generale della comunità nei confronti dei visitatori, nell’interesse collettivo di un maggiore successo economico.
Accoglienza edilizia: riguarda la progettazione e lo sviluppo urbano di una città in modo tale da creare spazi vivibili per i suoi abitanti e per i visitatori, attraverso architettura urbana, pianificazione degli spazi verdi, sicurezza pubblica, accessibilità per le persone con disabilità e efficienza dei trasporti.
Un’accoglienza edilizia ben progettata può contribuire a migliorare la qualità della vita e a promuovere un senso di benessere nella comunità.
Centro storico
Il percorso verso un restyling complessivo del centro storico è avviato. Grazie alla Fondazione Crc che ha garantito un contributo di 1,5 milioni di euro, è possibile prevedere l’intervento che, secondo gli accordi, implica un analogo iniziale impegno finanziario da parte del Comune di Alba.
In questo modo si potrà mettere in atto quella valorizzazione a lungo auspicata dall’Associazione Commercianti Albesi: un piano complessivo che comporti l’abbellimento generale, un’armonizzazione degli arredi, la collocazione di opere d’arte…
Sul tema della pulizia ACA non smetterà mai di insistere: in specifico, laddove è necessario, si auspica che l’Amministrazione comunale solleciti i proprietari a collocare dissuasori per i piccioni sui propri immobili, per evitare le deiezioni sui marciapiedi ed i rischi sanitari ad esse collegati, e che provveda a sanzionare il littering (abbandono piccole quantità di rifiuti, come mozziconi, cartacce, contenitori ecc…).
Focus corso Piave-corso Langhe
Occorre colmare le differenze tra centro storico e le altre aree, specie laddove esistono i Centri commerciali naturali. A favorire una continuità commerciale anche dal punto di vista visivo, contribuiscono gli aggiornamenti a partire dalla sostituzione di manti stradali o marciapiedi ammalorati, di arredi rovinati o datati ecc. In specifico su corso Piave, dopo circa trent’anni dall’ultimo restyling, è improcrastinabile una revisione strutturale e stilistica, per renderlo più aperto alla frequentazione e appetibile al commercio.
Comune ad alcune aree è il problema dei locali sfitti, per il quale chiediamo all’Amministrazione comunale un impegno specifico per favorirne il riutilizzo a fini commerciali.
Un nuovo ingresso al centro storico
L’ex ospedale San Lazzaro diventerà un punto di riferimento della sanità territoriale dedicato alla medicina di prossimità.
Oltre 10mila metri quadri di superficie – tra la costruzione ex novo ed il recupero dell’ala storica ottocentesca – nel cuore della città.
Quali sono le tempistiche di realizzazione della riqualificazione, che comporta anche una rifunzionalizzazione urbanistica di volumi e spazi a pochi passi dalle vie centrali?
Il ritorno dei flussi di pubblico nell’area – penalizzata nel tempo dalla chiusura del Palazzo di Giustizia e dal trasferimento del nosocomio a Verduno – permetterà di rivitalizzare le attività commerciali, favorendone di nuove.
Occorre che l’Amministrazione comunale impegni idee e risorse per connotare adeguatamente quello che sarà a tutti gli effetti un nuovo ingresso al centro storico.
Il complesso della Maddalena
Realizzato il Museo del Tartufo, è necessario imprimere all’edificio maggiore interattività con il resto del centro storico.
Se il destino della struttura è la trasformazione in polo culturale, ancora non è chiaro – al di fuori del fondamentale ruolo legato alla Fiera del Tartufo – quale sia la funzione pensata per l’ampio cortile, posto che l’attuale sistemazione è limitata e decontestualizzata rispetto al polo succitato.
L’ACA non abbandona il sogno di una copertura, anche parziale, per il Cortile della Maddalena, che una volta rifunzionalizzato potrebbe trasformarsi in un “Covent Garden” in miniatura, al servizio non solo dei turisti ma anche fruibile lungo tutto l’anno dalla popolazione, dagli studenti, dai clienti del centro commerciale naturale, entrandone a far parte a tutti gli effetti.
Polo congressuale
Banca d’Alba costruirà un Centro congressi in via Liberazione, a pochi passi dal centro storico, nell’area ex San Paolo. Se da un lato c’è grande attesa per un progetto impostato sulla possibilità di gestire grandi numeri, potenzialmente rivoluzionario per la città di Alba, dall’altro ci si domanda quali iniziative intenda mettere in campo la futura Amministrazione comunale per favorirne la più completa ed ampia fruizione.
Alba è…
… Il commercio e il turismo
Lo shopping è un’attività che implica il passeggio tra negozi e locali pubblici in atmosfera di relax, in un ambiente piacevole e accogliente. Affinché commercio e turismo possano prosperare, è essenziale che vengano adottate decisioni amministrative mirate a valorizzarli.
Un provvedimento particolarmente utile potrebbe essere il miglioramento del sistema di carico e scarico delle merci attraverso una “piattaforma logistica” che sia più adatta alle esigenze orarie nonché propedeutica a un’attitudine “green” delle attività.
Desertificazione
Considerato fenomeni quali la desertificazione commerciale e la scomparsa di settori merceologici, soprattutto nelle aree più periferiche, è necessario che l’Amministrazione adotti politiche di rigenerazione urbana non solo in termini di urbanistica ed edilizia, ad esempio stabilendo una moratoria per l’apertura di nuovi negozi di media e grande distribuzione, ma anche orientate verso nuovi criteri come la qualità dell’offerta commerciale, la diversificazione dei prodotti disponibili, la protezione delle imprese esistenti e la sostenibilità dell’offerta commerciale.
Mercati
Per migliorare i luoghi del commercio ambulante, è necessario continuare a rinnovare le aree mercatali della città e ridisegnare i mercati per garantire uno stile coerente e riconoscibile. Nel corso del tempo, i mercati sono diventati non solo luoghi di scambio commerciale ma anche attrazioni turistiche, essendo parte integrante di una tradizione radicata.
Una revisione del regolamento comunale e delle planimetrie dei singoli mercati è necessaria al fine di migliorarne la fruibilità da parte dei consumatori.
Auspicabili maggiori controlli da parte della polizia municipale per garantire il rispetto delle regole e una concorrenza leale agli operatori professionali.
Distretto diffuso del Commercio Alba Bra
Gli interventi operati dal Distretto Diffuso del Commercio Alba-Bra – che ha attivato investimenti sul territorio per oltre 500 mila euro sulla base di contributi concessi a fondo perduto alle attività commerciali – rappresentano il culmine di una fattiva sinergia tra gli 81 comuni dell’area albese braidese e doglianese e le associazioni di categoria, che deve essere coltivata e favorita.
Strategie e collaborazione tra pubblico e privato sono lo strumento essenziale di confronto e di pianificazione per lo sviluppo locale e l’auspicio è proprio di proseguire nel solco tracciato per ottenere nuove opere e nuovi servizi. In questo ambito l’interazione tra il Comune di Alba e l’Associazione Commercianti Albesi, insieme ad altre realtà del territorio, ha sortito il successo dell’iniziativa distrettuale.
Sinergia pubblico-privato
Circa trenta anni fa, questa Associazione ha giocato un ruolo cruciale nel creare le basi per lo sviluppo di un’economia turistica nelle Langhe e nel Roero, dando il via a un percorso collaborativo tra Alba e il territorio che ha portato ai successi attuali. I risultati odierni sono in gran parte il frutto delle scelte compiute in quegli anni dalle persone che hanno avuto l’intuizione e le capacità per realizzare una proficua interazione pubblico-privata nella promozione del settore.
Ora, altri territori si ispirano ad Alba come modello. È importante non dimenticare quanto è stato realizzato e continuare a far sì che questo territorio guidi l’ulteriore sviluppo.
… Le infrastrutture
Parcheggi. Alba, una città nota per il suo carattere commerciale e la sua attrattiva turistica, si trova a fronteggiare una carenza di parcheggi. Si auspica che l’Amministrazione comunale arrivi a riformulare un sistema che vada oltre gli accordi già stipulati con il gestore dei parcheggi a pagamento, individuando nuove aree destinate a servire i centri commerciali naturali, in particolare il centro storico, dove questa necessità è accentuata dalla pedonalizzazione.
“Tangenziale est”. O, meglio, la bretella pedecollinare sudorientale sarà conseguente al terzo ponte sul Tanaro. Il finanziamento dell’attraversamento fluviale è stato garantito una volta recuperati i cosiddetti “fondi Crosetto”, ma ad oggi non si hanno aggiornamenti circa l’avanzamento della fase progettuale. Lo snodo è cruciale per sgravare il centro storico, ma resta da capire come si svilupperà l’arteria verso corso Cortemilia.
Tangenziale ovest. L’esigenza dell’attraversamento della città ad ovest si evidenzia oggi più che mai, poiché l’ospedale di Verduno ormai funzionante a pieno regime risulta scomodissimo da raggiungere per l’utenza in arrivo dalla direttrice dell’Alta Langa.
Autostrada A33 Asti-Cuneo. L’opera sembrerebbe alle battute finali. Manca all’appello la costruzione dell’ultimo tronco del lotto 2.6 e l’auspicio è che ormai sia questione di mesi e non più di anni.
Resta da definire il timing delle opere complementari, fondamentali per la riqualificazione della viabilità ordinaria.
… L’innovazione
Quali sono i progetti del futuro sindaco di Alba in merito alle reti tecnologiche e per favorire l’insediamento di giovani imprese “smart”, perché la città sia sempre più appetibile da parte degli imprenditori di nuova generazione?
Le aziende albesi, dalle più grandi alle più piccole, devono poter contare su tecnologie avanzate e velocità di connessione per restare al passo con i competitor internazionali e, nel caso del commercio, con i colossi globali del web.
L’innovazione sia anche inclusiva: ACA ha sollecitato l’Amministrazione comunale per la creazione di uno sportello di assistenza digitale rivolto in particolare alla popolazione anziana, per aiutarla ad attivare i servizi online (Spid, pec, fascicolo sanitario ecc.). Si auspica che tale progetto, realizzato insieme al Consorzio socio assistenziale, possa essere attivato a breve.
… La sicurezza
Negli ultimi anni si è provveduto ad un miglioramento generale della pubblica illuminazione, primo deterrente rispetto alla criminalità. Auspichiamo che il sistema di controllo pubblico attraverso telecamere collegate alle centrali delle forze dell’ordine venga costantemente implementato, e che vengano organizzati incontri periodici per un confronto anche con il mondo del commercio e del turismo: è prioritario operare in un contesto in cui una elevata sicurezza venga percepita sia dai residenti, sia dagli operatori, sia dai visitatori.
… La cultura
Il percorso che ha portato Alba con il territorio di Langhe e Roero alla candidatura al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 ha tracciato una linea di demarcazione tra un prima e un dopo.
È stata asseverata la raggiunta maturità della nostra area rispetto a un tema che mai prima d’ora era stato analizzato in modo così ampio, approfondito e condiviso da moltissime realtà, a partire da tutti gli 88 comuni promotori fino agli attori privati – imprese e associazioni di categoria, esponenti del terzo settore e di ambito culturale – . ACA, che ha innescato la scintilla di questa piccola rivoluzione e che ha raccolto attorno all’idea la convergenza dei citati soggetti, considera questo un processo irreversibile.
Impegniamo dunque la futura Amministrazione comunale, ma anche la futura opposizione, ad un sostegno convinto e ad una partecipazione piena al percorso di crescita culturale che l’intero territorio riuscirà a compiere se seguirà le linee guida e la visione indicate nel dossier di candidatura, considerato di assoluta validità e lungimiranza dalla Commissione ministeriale.
… La leadership di territorio
In ultimo, ma non per ultimo, il ruolo della città di Alba e la sua centralità rispetto all’intero territorio di Langhe e Roero.
Ci piace ricordare che Alba non esiste senza il suo territorio ed il territorio non può fare a meno del propulsore albese. Dunque è necessario rinsaldare questa alleanza, attraverso un costante dialogo istituzionale e un confronto sui temi comuni, coinvolgendo amministratori, imprenditori, cittadinanza.