In vista dell’avvio delle nuove regole inerenti al Green Pass, a partire dal prossimo 6 agosto, ricordiamo le principali disposizioni per i servizi e le attività obbligate alla verifica.
Come verificare il Green Pass
I titolari o i gestori dei servizi e delle attività per le quali è richiesta l’esibizione del Green Pass, sono tenuti a verificare che l’accesso avvenga nel rispetto delle prescrizioni.
Le verifiche devono essere effettuate tramite l’app VerificaC19, sviluppata dal Ministero della Salute. L’app è disponibile gratuitamente su tutti gli store digitali.
Di seguito riportiamo i link da cui è possibile scaricarla sul proprio smartphone (iOs e Android).
Gli operatori devono scansionare il QR Code. Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (“spunta verde”) ed i dati anagrafici principali.
Il verificatore deve necessariamente chiedere di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.
L’app VerificaC19 non memorizza né comunica a terzi le informazioni scansionate, in quanto effettua la verifica in modalità offline, nel rispetto della normativa sulla privacy.
Sanzioni
In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
Di seguito i cartelli informativi (italiano e inglese) da esporre nelle attività.
ATTENZIONE! Per quanto riguarda le strutture ricettive, la normativa che entrerà in vigore dal prossimo 6 agosto AL MOMENTO non prevede la possibilità per i clienti di effettuare colazione, pranzo o cena senza Green Pass all’interno delle strutture in cui risiedono, SALVO CHIARIMENTI che sono attesi a breve.
Viaggi dall’estero in Italia
Fino al 30 agosto un’Ordinanza del Ministero della Salute ha previsto le seguenti misure restrittive relative all’ingresso in Italia:
– certificazione verde Covid-19 per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Elenco C
– quarantena di 5 giorni per i viaggiatori provenienti da Paesi extraeuropei riportati nell’Elenco D
– quarantena di 5 giorni e test molecolare o antigenico per i viaggiatori provenienti dalla Gran Bretagna
– quarantena di 10 giorni per i Paesi extraeuropei che rientrano nell’Elenco E (tutti gli Stati non espressamente riportati negli elenchi A, B, C e D)
– limitazioni all’accesso in Italia per le persone provenienti da India, Bangladesh, Sri Lanka e Brasile
IMPORTANTE! I certificati vaccinali e di guarigione emessi dalle autorità sanitaria di Israele, Stati Uniti, Giappone, Canada, Regno Unito e Irlanda del Nord potranno essere utilizzati sia per l’ingresso in Italia, sia per usufruire delle attività/servizi per cui è richiesto il green pass.
I suddetti certificati, vaccinali o di guarigione, dovranno riportare i seguenti contenuti:
– dati identificativi del titolare
– dati relativi al vaccino (denominazione e lotto). I vaccini ad oggi accettati in Italia sono: Comirnaty (Pfizer-BioNtech), Spikevax (Moderna), Vaxzevria (AstraZeneca), Janssen (Johnson & Johnson).
– data/e di somministrazione del vaccino;
– in caso di guarigione, informazioni sulla precedente infezione da SARS-CoV-2, successivamente a un test positivo (data del primo tampone positivo);
– dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).
– redatto almeno in una delle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo. In caso contrario, è necessario che venga accompagnato da una traduzione giurata.
Per ulteriori informazioni contattare:
ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI ALBESI
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