ETICHETTATURA DELLA CARNE VENDUTA A TAGLIO

La circolare chiarisce che per le carni bovine preimballate e vendute a taglio è stato predisposto un apposito sistema di registrazione:
• documento di ingresso delle carni con indicato il numero auricolare del bovino o taglio di carne, completato della data di arrivo dei prodotti;
• cartello etichettatura carni in vendita con indicato il numero auricolare del bovino o taglio di carne;
• registro con indicato:
a) data di arrivo del capo o taglio di carne,
b) numero del documento di accompagnamento in ingresso,
c) posizione della carne.

Per le carni suine, ovicaprine ed avicole preimballate l’operatore provvederà ad esporre al pubblico le seguenti indicazioni:
• paese di allevamento;
• paese di macellazione;
in alternativa l’etichetta riporterà il paese di origine qualora l’animale sia stato allevato e macellato nello stesso stato.
• codice partita (numero di lotto).

Fintanto che i tagli rimarranno in cella saranno contraddistinti dall’etichetta originaria e per le pezzature esposte verrà compilato un apposito cartello riportante le informazioni obbligatorie sulla rintracciabilità in modo che l’operatore, l’organo di controllo e il consumatore possano in qualsiasi momento ricreare la rintracciabilità dei vari tagli.

In alternativa l’operatore potrà scegliere di mantenere esposte e visibili al pubblico le etichette originali dei prodotti.

L’informazione sul paese di allevamento e macellazione per le carni suine, ovicaprine ed avicole vendute a taglio non risulta obbligatoria.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Sicurezza Ambiente Igiene
tel. 0173/226611
e-mail servizi@acaweb.it

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