Il Ministero dell’Interno ha pubblicato la circolare congiunta del 12 ottobre 2020 (Ministeri: Interno, Lavoro e Politiche Agricole), in merito alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2020.
A seguito della pubblicazione, segnaliamo che la quota massima dei lavoratori non comunitari subordinati (stagionali e non stagionali) e di lavoratori autonomi che potranno fare ingresso in Italia quest’anno è di 30.850 suddivisa in:
– 12.850 quote riservate agli INGRESSI PER LAVORO SUBORDINATO NON STAGIONALE, AUTONOMO E CONVERSIONI: nell’ambito di questa quota sono riservati 6.000 ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero di cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina e dei Paesi che nel corso dell’anno 2020 dovessero stipulare accordi di cooperazione in materia migratoria.
– 18.000 quote riservate PER LAVORO SUBORDINATO STAGIONALE NEI SETTORI AGRICOLO E TURISTICO-ALBERGHIERO: tale quota riguarda gli ingressi di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
Le quote verranno ripartite tra le regioni e le province autonome, a cura del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
DOCUMENTI NECESSARI PER L’ESPLETAMENTO DELLE PRATICHE
Datore di lavoro italiano:
• fotocopia documento di identità;
• fotocopia codice fiscale.
Datore di lavoro comunitario: (oltre alla documentazione prevista per i datori di lavoro italiani)
• fotocopia passaporto in corso di validità;
• certificato di residenza aggiornato rilasciato dal Comune.
Datore di lavoro extracomunitario: (oltre alla documentazione prevista per i datori di lavoro italiani e comunitari)
• permesso di soggiorno;
• eventuale ricevuta rinnovo permesso di soggiorno.
Datore di lavoro società: dati anagrafici società e dati del legale rappresentante come sopra specificato a seconda se italiano, comunitario o extracomunitario.
Lavoratore:
• fotocopia passaporto nelle pagine dove c’è la foto e dove ci sono i dati anagrafici;
• fotocopia permesso di soggiorno di cui si chiede la conversione e di tutta la documentazione relativa ai flussi di ingresso.
Alloggio:
• indirizzo alloggio in cui andrà ad abitare il lavoratore extracomunitario;
• atto notarile o visura catastale dell’alloggio in cui andrà ad abitare il lavoratore extracomunitario;
• copia documento di identità firmato in originale del proprietario (o dei proprietari dell’immobile);
• contratto di locazione.