Alcune novità di interesse in base ai testi all’ esame per l’approvazione, che dovrà avvenire entro fine anno
Locazioni brevi e cedolare secca
Il regime fiscale delle “locazioni brevi”, di durata non superiore a 30 giorni con applicazione della cedolare secca del 21%, è riservato alle locazioni brevi di non più di quattro appartamenti in ciascun periodo d’imposta.
Oltre tale soglia, l’attività, da chiunque esercitata, si considera svolta in forma imprenditoriale.
Di conseguenza, coloro che locano più di 4 appartamenti, ad esempio su Airbnb o su Booking, dovranno aprire la partita IVA e rispettare tutte le regole relative, senza poter più applicare il sistema di tassazione con ritenuta alla fonte.
Entrano in esenzione IVA i ricavi degli Enti no profit
Ingresso nella normativa IVA per le entrate ed i contributi integrativi incassati dagli Enti ed Associazioni, più precisamente per:
- a) cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate da associazioni di interesse pubblicoa favore di soci, associati e partecipanti;
- b) cessioni di beni e prestazioni di servizi ai membri di organismi senza fini di lucro;
- c) prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport;
- d) cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate in occasione di manifestazioni propagandistiche, incluse quelle per la raccolta di fondi;
- e) somministrazioni di alimenti e bevandepresso le sedi delle associazioni di promozione sociale.
Tali introiti passano da operazioni fuori campo ad esenti IVA, a seguito della Procedura d’infrazione 2008/2010/UE nei confronti dell’Italia.
In particolare, gli Enti interessati dovranno procedere all’attivazione della partita IVA, alla tenuta dei registri contabili ed agli adempimenti di fatturazione e comunicazione fiscale previsti per le imprese.
Superbonus: la bozza proroga per il 2021 tutti i bonus edilizi: ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili, bonus facciate e bonus verde. Il sismabonus non è citato perché scade il 31.12.2021.
Esterometro: per i contribuenti Iva è previsto l’abbandono dell’esterometro dal 2022. I soggetti passivi Iva doranno usare come unico canale di comunicazione il Sistema di Interscambio, per trasmettere sia le fatture elettroniche, sia i dati delle operazioni con l’estero.
Dichiarazioni d’intento: modifiche al tracciato della fattura elettronica per monitorare il numero di protocollo telematico delle dichiarazioni d’intento e controllare i falsi esportatori abituali, che effettuano acquisti e importazioni senza il pagamento dell’Iva. Il Sistema di Interscambio potrà così impedire ai fornitori l’emissione di fatture in sospensione d’imposta, basate su dichiarazioni d’intento invalidate.
Particolare attenzione è rivolta al Piano Transizione 4.0, che al suo interno prevede diversi crediti d’imposta:
Credito d’imposta Beni strumentali – La bozza della legge di Bilancio 2021 prevede l’innalzamento dei massimali di spesa e la creazione di 3 diverse aliquote:
– 40% del costo per investimenti fino a 4 milioni di euro (ora 2,5 milioni);
– 20% del costo per gli investimenti tra i 4 e i 10 milioni di euro;
– 10% del costo, per gli investimenti tra i 10 e i 20 milioni di euro (ora esclusi).
Previsto anche l’innalzamento dal 15% al 20% con massimale di spesa a 1 milione di euro per i beni immateriali 4.0. Per i beni materiali generici (non industria 4.0) è previsto un innalzamento dall’attuale 6% al 10%.
Cambiamenti allo studio anche per le modalità di utilizzo dei crediti d’imposta. A oggi, i crediti possono essere utilizzati solo in compensazione in 5 quote annuali di pari importo, per i beni materiali 4.0 e per i beni generici. Le quote sono ridotte a 3 per i beni immateriali. il bonus è fruibile a partire dall’anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni o, in caso di beni 4.0 dall’anno successivo alla loro interconnessione. In base alle previsioni, nel 2021 il periodo di compensazione potrebbe ridursi e potrebbe essere introdotta l’opzione della cessione del credito.
Innovazione, ricerca e sviluppo – È previsto il rafforzamento del credito d’imposta ricerca, sviluppo e innovazione tramite l’innalzamento dell’aliquota. Attualmente, il bonus per le attività di ricerca e sviluppo è pari al 12% delle spese ammissibili, con un massimale di spesa di 3 milioni di euro. Nel 2021 si prevede l’innalzamento dell’aliquota al 20% e del tetto massimo di spesa a 5 milioni di euro. Per le attività di innovazione tecnologica che, in base alla normativa vigente hanno un’aliquota del 6%, si passerebbe al 10%. Particolarmente vantaggioso è anche l’incremento dell’aliquota per le attività di innovazione tecnologica destinate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati che passeranno dal 10% al 15% con un tetto massimo di spesa salito a 3 milioni di euro.
Formazione 4.0 – L’attuale disciplina prevede che per il personale dipendente “docente” o “tutor” è previsto un limite di spesa massimo del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente. Nel 2021 sarebbe contemplata la possibilità di eliminare il tetto massimo del 30% e di ampliare le tipologie di spese ammissibili.
Per ulteriori informazioni contattare:
ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI ALBESI
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