Il Garante per la Protezione dei dati personali, a seguito dei numerosi quesiti posti dai datori di lavoro sul tema del trattamento dei dati personali relativi alla vaccinazione del personale dipendente, ha fornito le delucidazioni occorrenti alle imprese, enti e amministrazioni pubbliche al fine di prevenire possibili trattamenti illeciti, attraverso la pubblicazione di apposite Faq pubblicate sul sito istituzionale.
Anzitutto è stato chiarito che il datore di lavoro non può imporre la vaccinazione dei dipendenti come condizione di accesso ai luoghi di lavoro o per lo svolgimento delle mansioni lavorative. Infatti attualmente non vi è un intervento legislativo nazionale in tal senso. In tale contesto solo il medico competente per la sorveglianza sanitaria aziendale può trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti e, se del caso, tenerne conto in sede di valutazione dell’idoneità allo svolgimento della mansione.
Inoltre il datore di lavoro non può chiedere ai propri dipendenti di fornire informazioni sul proprio stato vaccinale o copia di documenti che comprovino l’avvenuta vaccinazione anti Covid-19.
Allo stesso modo non è possibile chiedere al medico competente della sorveglianza sanitaria aziendale i nominativi dei dipendenti vaccinati. Per il datore di lavoro è quindi possibile solamente acquisire, in base al quadro normativo vigente, i soli giudizi di idoneità alla mansione lavorativa e le eventuali prescrizioni e/o limitazioni in essi riportati.
Si ricorda che il Garante mette in chiaro che, per fronteggiare l’emergenza sanitaria a livello aziendale e per tutelare il diritto alla riservatezza dei dati personali dei dipendenti, tra le fonti di riferimento in tema, un posto di primaria importanza spetta al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19” e alle regole derivanti dal Regolamento UE 679/2016 e dal D. Lgs. 101/2018.
Il servizio dell’A.C.A.
L’Associazione Commercianti Albesi fornisce uno specifico servizio di consulenza in materia di privacy rivolto alle aziende, con possibilità di verifica della situazione inerente alla sorveglianza sanitaria aziendale riferita al medico competente.
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