Proprietario e chef del ristorante di famiglia a Villa San Carlo di Cortemilia, già presidente del Consorzio Turistico Langhe Monferrato e Roero di Alba, ambasciatore all’estero della cucina piemontese e italiana – con particolare successo negli Stati Uniti e in Canada -, gestore della ristorazione di Casa Italia alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City (2002) ed alle Olimpiadi di Atene (2004), poi “Food and Beverage Manager” della stessa alle XX Olimpiadi Invernali di Torino nel 2006. Carlo Zarri, chef e imprenditore di Cortemilia, per tre anni ha ricoperto il ruolo di “Head of food and beverage”, cioè responsabile della ristorazione, per la Fondazione Milano-Cortina 2026, per cui ha elaborato oltre 3 milioni di pasti previsti nei 17 giorni di gara della XXV edizione dei Giochi Olimpici invernali del 2026.
Una carriera lunga, ricca di soddisfazioni e incontri di alto livello – Sophia Loren, Michelle Obama e Giorgio Armani per citarne alcuni -, che Zarri continua a portare avanti anche oggi, a Parigi, con una nuova sfida: il ruolo di “Culinary director”, direttore di cucina, per la “On Location”, top partner del Comitato Olimpico Internazionale, attraverso il quale autorità, atleti, sponsor, partner e spettatori di tutto il mondo vengono presi per la gola, regalando al grande evento sportivo anche una veste enogastronomica di grande prestigio.
«Rimarrò nella capitale francese per tutto il periodo dei Giochi Olimpici Estivi – spiega Zarri –, con il triplice intento di fare nuova esperienza ed esplorare le varie lounge di ospitalità; vedere come organizzano gli amici transalpini la ristorazione olimpica ed incontrare più partner possibili per spiegare il nostro progetto; convincerli a venire in Italia ed utilizzare i nostri programmi culinari con l’intento di rendere il più possibile visibile e apprezzato il giacimento enogastronomico del nostro Paese».
Poi, parlando delle Olimpiadi Invernali del 2026, Zarri afferma che: «Desideriamo rendere il grande evento sportivo un enorme veicolo di promozione dell’enogastronomia nazionale e del turismo verso l’Italia. Se pensiamo che per circa tre settimane a febbraio del 2026 l’attenzione di tutto il mondo sarà su di noi, ogni più piccolo sforzo sarà impiegato per far sì che si possa vincere la medaglia d’oro del Food&Beverage e dell’Ospitalità».