Enrico Faccenda è stato confermato alla carica di sindaco di Canale d’Alba nel maggio 2019.
Figlio di commercianti, è naturalmente incline a rivolgere la propria attenzione al comparto del commercio, del quale si occupa, ammette, «con particolare piacere».
Infatti, ci tiene a rimarcare, prima di qualsiasi indicazione governativa, nel periodo della pandemia «avevamo già stabilito il rimborso di tutte le quote agli operatori che non avevamo potuto svolgere regolarmente il mercato».
«Inoltre – continua il sindaco della città del pesco – indipendentemente dai contributi in arrivo o che arriveranno dai vari enti istituzionali a sostegno del comparto, abbiamo intenzione di infondere, con fondi comunali, una cifra vicina ai 60 mila euro per annullare i costi di occupazione del suolo pubblico, garantendo così l’ampliamento degli spazi a tutte le attività che ne facciano richiesta per i propri dehor. Le pratiche amministrative vengono svolte dagli uffici comunali e non comportano alcun aggravio per gli esercenti».
In questo modo gli esercizi della somministrazione come bar e ristoranti potranno garantire il distanziamento previsto dalle normative anti Covid-19 e recuperare al contempo un numero di coperti altrimenti perduti.
A Canale, sempre per sostenere le imprese, è stato totalmente azzerato l’importo della tassa rifiuti per un periodo di quattro mesi. Il Comune ha così rinunciato a un terzo dell’introito annuale.
Come stanno vivendo gli esercenti questo periodo di incertezza dopo la riapertura?
«Hanno riaperto con fiducia – afferma Faccenda – e naturalmente seguiamo tutti con attenzione l’evoluzione della situazione sanitaria sia a livello locale, regionale e nazionale».
In sintonia con la campagna dell’Associazione Commercianti Albesi #aduepassi, per favorire gli acquisti nei negozi di vicinato, l’Amministrazione canalese da tempo svolge campagne di promozione proprio per sostenere le botteghe di paese. «In quest’ottica abbiamo istituito il Centro commerciale naturale e abbiamo partecipato al bando della Regione Piemonte per la qualificazione urbana».
Come le sembra stia andando il commercio in questo periodo di innegabile difficoltà?
«Credo che la qualità sia sempre l’elemento migliore e distintivo da un lato per affermarsi sul mercato, dall’altro per sostenere le difficoltà dei periodi peggiori. La situazione attuale è inedita, ma il piccolo commercio ha in sé i connotati per reagire e il Comune è al suo fianco con tutti i sostegni possibili».
Canale ha scelto di annullare gli eventi estivi, a causa delle restrizioni sugli assembramenti che determinano enormi difficoltà nel gestire le manifestazioni…
«Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare ai nostri momenti di aggregazione e promozione – spiega il sindaco – ma confidiamo per l’autunno, se le condizioni generali sanitarie e le regole lo permetteranno, di organizzare almeno un evento».
Mercati e isole pedonali
Nelle scorse settimane, insieme alla Fiva (Federazione Italiana Venditori su Area Pubblica) aderente a Confcommercio – nella fattispecie con il presidente regionale, Battista Marolo ed il responsabile Area Marketing del Territorio dell’A.C.A., Marco Scuderi, il Comune ha affrontato il tema dei mercati ambulanti canalesi, trovando, dopo un confronto con gli operatori, un equilibrio nel coinvolgimento del centro storico.
«Abbiamo anche mediato sulle richieste di utilizzo dell’area pedonale – aggiunge Faccenda – creando due piccole zone totalmente vietate alle auto nel centro storico (piazza Italia e piazza della Vittoria), anticipando la chiusura del fine settimana alle ore 18.30 del sabato e chiudendo anche il venerdì sera. Resta da affrontare, anche con gli operatori e in base alla presenza di pubblico, il tema dell’isola pedonale il sabato pomeriggio in via Roma. Le soluzioni alle quali stiamo lavorando sono concepite per favorire il parcheggio alla clientela che fa la spesa il sabato mattina. In ogni caso, ci confronteremo con le categorie».