L’Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” era ampiamente rappresentata nel contesto del vertice odierno in Prefettura a Cuneo con il premier Giuseppe Conte e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, che sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo hanno dichiarato di aver raggiunto l’accordo con il costruttore: il tratto mancante sarà finanziato con un anticipo sulla concessione della Torino-Milano.
A margine dell’incontro, i commenti del sindaco di Alba Maurizio Marello, rappresentante legale del sodalizio e del coordinatore, il presidente dell’Associazione Commercianti Albesi Giuliano Viglione.
«È certamente anche un successo del Tavolo delle Autonomie, del territorio di Alba Bra Langhe Roero e di tutta la provincia, aver ottenuto l’arrivo in loco del presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro delle Infrastrutture – afferma Marello – che ha dichiarato di aver seguito il presidio degli amministratori, degli imprenditori e delle associazioni di categoria presso la Prefettura. Questo significa che le nostre lotte hanno sortito un effetto.
La soluzione tecnico-progettuale prospettata da Conte e Toninelli ricalca di fatto quella presentata dal precedente governo, mentre cambia la modalità di finanziamento dell’opera. I 350 milioni di euro non saranno più individuati nella proroga della concessione per la A4 Torino-Milano, ma il Gruppo Gavio si impegna ad anticipare la somma, che sarà recuperata successivamente nel contesto del rinnovo delle concessioni».
Secondo gli impegni presi di fronte alla delegazione ricevuta in Prefettura, il cronoprogramma vede il lotto 2.6 Roddi Cherasco presentato al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il 26 marzo. Segue la suddivisione in due parti: il troncone Roddi-Verduno, già progettato, dev’essere stralciato dal Ministero per consentire di completare gli espropri entro fine maggio, dopodiché i lavori possono partire.
Nel frattempo, va riprogettata la porzione tra Verduno e Cherasco, che abbandona il tunnel per un tracciato fuori terra. Qui i tempi si allungano perché prevedono l’intera procedura necessaria, compresa la valutazione di impatto ambientale.
«Interrompiamo il presidio della Prefettura – conclude Marello – concentrandoci sul cronoprogramma. Il presidente della Regione Sergio Chiamparino ha proposto l’attivazione di due tavoli, uno in Regione e uno presso il MIT per monitorare ogni prossimo passaggio tecnico e il rispetto delle date indicate».
«Monitoreremo con attenzione l’iter scandito dal premier e dal ministro Toninelli – annuncia Viglione -. Da buoni piemontesi siamo cauti e viste le precedenti delusioni aspettiamo a festeggiare. Resta il fatto positivo di un sopralluogo operativo da parte del governo, finalmente segno di rispetto per il territorio, dopo un lungo ed assordante silenzio».
L’editoriale
di Giuliano Viglione
Da buoni piemontesi gioiremo quando l’opera sarà conclusa, sia per la nostra ritrosia ai festeggiamenti prematuri, sia a causa delle troppe delusioni patite dal territorio su questo tema.
Ma di certo, sulla vicenda dell’Asti-Cuneo, l’incompiuta del nord – paragonata da molti osservatori alla Salerno-Reggio Calabria – il 18 marzo 2019 è stato scritto un capitolo importante: un presidente del Consiglio dei Ministri si è recato personalmente sul “luogo del delitto” – affacciandosi sul triste balcone in cemento del moncone autostradale – e insieme al titolare delle Infrastrutture ha chiarito di aver individuato una soluzione per “fare in fretta”.
È questo il punto. Aspettare non è più un verbo incluso nel vocabolario di Alba Bra Langhe e Roero, né della provincia intera, dove la carenza infrastrutturale miete vittime e conta danni economici giganteschi.
Dunque ben venga una soluzione, quale che sia: importante è che l’autostrada si completi. Ne abbiamo bisogno soprattutto per collegare il territorio al nuovo ospedale, perché la Sp7 non regge più adesso, figuriamoci quando dovrà sopportare ulteriore traffico da e per il nosocomio, con gravi rischi per l’incolumità e la salute della cittadinanza.
In seno al Tavolo delle Autonomie – l’Associazione che riunisce 73 Comuni e 13 realtà imprenditoriali, di rappresentanza ed espressione della realtà socioeconomica – monitoreremo con attenzione l’iter scandito dal ministro Toninelli.
Resta il fatto positivo di un sopralluogo operativo da parte del governo, segno finalmente di rispetto per il territorio, dopo un lungo ed assordante silenzio.