Il presidente Confcommercio Carlo Sangalli: «Serve un mercato più equo che valorizzi il piccolo commercio»
Consegnata al presidente FIPE la Carta dei Valori della Ristorazione Italiana siglata dai 69 sindaci di Alba Langhe Roero
«Perché il piccolo commerciante deve pagare tutto e subito, cosa che non succede per le grandi piattaforme globali? È necessario battersi per un mercato più equo». È questo uno dei passaggi dell’appassionato intervento del presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, intervenuto all’Assemblea annuale dei capigruppo e soci dell’Associazione Commercianti Albesi, lunedì 12 giugno al Castello di Grinzane Cavour.
Gli ha fatto eco il presidente ACA, Giuliano Viglione, che ha posato lo sguardo del mondo imprenditoriale sulla «riforma fiscale e sul tema della semplificazione burocratica, confidando in un futuro, più sereno, rapporto tra le attività economiche, la Pubblica Amministrazione e lo Stato». Questi ed altri sarebbero stati tra i temi che avrebbe affrontato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, invitato da ACA ad un confronto che non è potuto avvenire a causa della scomparsa, nella stessa mattinata, del presidente di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi, del quale il presidente Sangalli ha tracciato un ritratto, anche in qualità di amico personale.
Il presidente confederale ha delineato un quadro dell’economia nazionale, sottolineando il paradosso per cui nonostante il terziario di mercato sia il settore che maggiormente ha rappresentato la ripresa economica post pandemica, esso stia vivendo la peggior carenza di personale: «Nel 2022 gli occupati in Italia sono cresciuto di 1 milione e 800mila unità, ma un comparto strategico come il turismo ha perso 480 mila lavoratori, che è difficile rimpiazzare per mancanza di competenze. Per questo occorrono politiche mirate a colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro». Tra gli altri argomenti toccati da Sangalli, la necessaria razionalizzazione del sistema fiscale – ove ciò non significhi un ulteriore inasprimento a carico di imprese e cittadini – l’attuazione di un corretto federalismo fiscale in grado di fare sistema e ridurre i divari territoriali, l’importanza dei corpi intermedi come le associazioni di categoria per la tenuta e la coesione sociale soprattutto nei momenti di crisi, il valore economico e sociale della piccola impresa.
Un cenno, alla massima efficienza che lo Stato deve mettere in campo nella governance e nelle pubbliche amministrazioni, rispetto all’attuazione del PNRR, oltre all’attivazione di poteri specifici per la gestione di questa importantissima partita.
All’Assemblea ACA 2023, gli intervenuti sono stati accolti dai vertici ACA: il presidente Giuliano Viglione, il vice presidente vicario Carlo Drocco e i vice presidenti Mauro Mollo e Franco Proglio, nonché dal direttore e dal vice direttore, Fabrizio Pace e Silvia Anselmo. Presenti anche i padroni di casa, che con i rispettivi Comuni condividono la proprietà del maniero simbolo del Patrimonio Unesco, i sindaci di Alba Carlo Bo e di Grinzane Cavour Gianfranco Garau, nonché il presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Roberto Bodrito. Tutti hanno speso parole di apprezzamento per il ruolo svolto dall’ACA nelle principali sfide del territorio. In particolare, Bo ha sottolineato come da positive sinergie sia stato possibile attuare iniziative importanti, sia a favore delle imprese, sia verso l’intera collettività.
Tra le altre autorità presenti all’incontro, la presidente di Terziario Donna, Anna Lapini. Per la Regione Piemonte, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, alcuni amministratori del territorio, il vice prefetto di Cuneo Francesco D’Angelo, il questore di Cuneo Nicola Parisi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo Ezio Raviola.
A margine dell’incontro, dopo l’approvazione dei bilanci consuntivo 2022 e previsionale da parte dell’Assemblea, il direttore ACA Fabrizio Pace ed il vice direttore Silvia Anselmo hanno commentato la positività dei risultati e il buon andamento della struttura, ringraziando il personale: 163 collaboratori dalla componente femminile maggioritaria (133 le donne e 30 gli uomini), prevalentemente con meno di 50 anni, che ogni giorno svolgono attività di consulenza ed assistenza alle 2655 imprese associate.
I numeri di una struttura solida
La “fotografia” di Aca nel 2022 evidenzia 2.655 soci, le aziende seguite per la contabilità sono 1.198 (per oltre 5.400 dichiarativi elaborati) e per il settore paghe sono 1014 (con oltre 157.000 cedolini); il settore formazione ha condotto 199 corsi per 2.537 allievi e oltre 6.300 ore), il settore Sicurezza Ambiente Igiene conta 296 ditte in assistenza Haccp e 220 ditte con incarichi Rspp, il Patronato Enasco ha gestito oltre 6.500 pratiche, il Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero, giunto quest’anno al 30° di attività, annovera 362 soci, il Poliambulatorio San Paolo ha erogato circa 48.000 prestazioni diagnostiche, ambulatoriali e fisioterapiche con 105 specialisti per 50 specialità.
Il direttore Pace ha voluto ringraziare la Banca d’Alba per la partnership su alcune iniziative avviate a favore delle imprese e per l’attenzione particolare da sempre rivolta alle attività dei settori commercio turismo e servizi. «Grazie al presidente Tino Cornaglia per la sensibilità verso le imprese (Cornaglia è egli stesso imprenditore nel settore farmacie e capogruppo ACA, ndr), al direttore generale Riccardo Corino che lascia l’incarico e al suo successore, Enzo Cazzullo, con il quale proseguiremo questa proficua collaborazione».
Il presidente ACA Giuliano Viglione ha commentato l’avanzamento di alcune macro questioni che da anni vengono seguite con attenzione anche dal mondo imprenditoriale: nell’ultimo anno l’autostrada Asti-Cuneo ha visto il completamento del tronco B del lotto albese ancora mancante ed oggi il cantiere prosegue senza soluzione di continuità verso l’allacciamento con il moncone cheraschese, terminato il quale si potrà finalmente dire conclusa una vicenda annosa, che ha connotato il nostro territorio in senso negativo. Sviluppi sulla mobilità ferroviaria, con la riapertura in ottobre della tratta Alba-Asti e, annunciata per il 2024, la prosecuzione della metropolitana leggera Alba-Porta Susa fino all’aeroporto di Caselle. Sempre in tema di infrastrutture e urbanistica, sono stati citati il terzo ponte sul Tanaro, la cui progettazione è stata avviata e la rifunzionalizzazione dell’ex ospedale San Lazzaro, una porzione di città che verrà sottratta al degrado e rivitalizzata.
Un cenno è stato rivolto al restyling del centro storico albese, al quale la Fondazione Crc ha già destinato un finanziamento ed al palacongressi che la Banca d’Alba si è impegnata a finanziare, dotando Alba di una struttura essenziale per favorire la destagionalizzazione del turismo.
Icardi: ex San Lazzaro, lavori nel 2024
«In questa zona esiste un tessuto produttivo illuminato – ha affermato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi – di cui l’ACA è molto rappresentativa andando da sempre oltre il proprio ruolo di sostegno alle imprese, cercando di porre le condizioni di sviluppo del territorio». Icardi ha fatto il punto sulla rifunzionalizzazione dell’ex ospedale San Lazzaro di Alba, che diventerà sede di attività sanitarie: a giorni sarà affidato l’incarico di progettazione del restauro dell’immobile storico e della costruzione di un nuovo edificio e di una piazza – interamente a carico della Regione – che cambieranno il volto di una porzione del centro storico, andando tra l’altro a rivitalizzarlo dal punto di vista commerciale. Il cronoprogramma è sino ad oggi rispettato e prevede l’avvio dei cantieri entro la primavera dell’anno prossimo.
Consegnata al presidente FIPE Lino Stoppani la Carta dei Valori della Ristorazione Italiana siglata da 69 sindaci
La Fipe, Federazione italiana Pubblici Esercizi, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, ha stilato nei mesi scorsi un documento che ha denominato “La Carta dei Valori della Ristorazione Italiana”. Un testo che racchiude i tanti significati alla base di una delle attività più importanti e rappresentative della cultura italiana nel mondo, fortemente radicata in questo territorio. Si tratta di valori che la nostra ristorazione esprime ogni giorno, ma che possono essere condivisi da tutti, da chi prepara i piatti e dal pubblico che li consuma. Economia, Comunità, Cura, Cultura, Memoria, Ambiente. Ciascuna di queste voci racchiude un mondo e merita di essere approfondito dalle comunità locali.
Nel corso dell’Assemblea ACA, la Carta dei Valori della Ristorazione, siglata dai 69 sindaci del territorio di riferimento dell’Associazione Commercianti Albesi, è stata consegnata al presidente di Fipe-Confcommercio Lino Stoppani, da parte del sindaco di Alba Carlo Bo in rappresentanza di tutti i sindaci sottoscrittori, dal presidente dell’Associazione Ristoratori e Albergatori Albesi Massimo Camìa, dal presidente del Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero, Ferruccio Ribezzo.
«La Carta dei Valori è nata in piena pandemia, quando il settore era devastato – ha spiegato Stoppani – ; un settore così strategico della nostra economia doveva essere sostenuto dalla diffusione dei suoi valori che abbiamo pensato di far condividere dai territori e dai comuni italiani. Non dimentichiamo che la ristorazione italiana è uno dei principali motivi per cui i turisti ci raggiungono da tutto il mondo ed è il primo motivo per cui ritornano».