Fin dalla notte tra il 5 e il 6 novembre 1994, quando già si intuiva la portata del disastro, l’Associazione Commercianti Albesi si attivò per andare incontro alle necessità urgenti delle attività colpite dall’alluvione, ma non solo. Un impegno costante dei vertici e dei collaboratori fu destinato a dare sollievo alla popolazione e alimentare la speranza nella ripresa più rapida possibile, per contenere i danni economici alle attività coinvoltenegli ambiti commerciale e turistico.
Dal Notiziario Commercio A.C.A. del mese di dicembre 1994 si evince una sintesi di quanto messo in atto dall’Associazione nelle ore e nei giorni immediatamente successivi l’alluvione.
“La nostra Associazione si è attivata con diverse iniziative, prima a gestire l’emergenza, poi ad assistere immediatamente gli associati nelle pratiche da espletare.
Sono stati rivolti appelli di aiuti in tutt’Italia presso le varie Associazioni aderenti alla Confcommercio, per ottenere l’abbattimento dei tassi d’interesse affinché gli associati danneggiati possano riprendere l’attività al più presto.
Il dopo alluvione, purtroppo, ha evidenziato il collasso totale nel campo turistico e commerciale in un periodo ancora di alta stagione. Alcune notizie eccessivamente allarmistiche hanno creato emotività negative.
Tutte le prenotazioni sono state disdette e il “tutto esaurito” si è trasformato in un “vuoto assoluto”.
La nostra Associazione ha preso l’iniziativa della costituzione di un “Comitato per la ripresa”, invitando a farne parte, oltre ai responsabili delle varie categorie commerciali e turistiche, alcuni esperti, al fine di studiare un programma d’intervento mirato a sensibilizzare i mass-media verso un messaggio positivo e dar vita a un progetto promozionale in questa direzione.
È stata inviata una lettera appello a tutti i direttori di quotidiani e periodici, sia italiani che esteri, con lo slogan ‘Veniteci a trovare’ ”.
Messaggio di speranza
La voglia di rinascita era tanta. Numerosi giornalisti di testate anche nazionali furono invitati a constatare che questo territorio, nonostante le ferite dell’alluvione, era in grado fin da subito di riproporsi come luogo accogliente e dalla vocazione turistica intatta.
Fondi ingenti furono raccolti per le attività dell’albese grazie alla generosità delle molte Ascom consorelle italiane, gesti solidali che, negli anni, al verificarsi di calamità in varie zone d’Italia, l’Associazione Commercianti Albesi ha ricambiato intervenendo concretamente con proventi raccolti grazie a iniziative di solidarietà (es. i terremoti di L’Aquila – l’A.C.A. ha contribuito a ricostruire i locali dell’Ascom del capoluogo abruzzese – e dell’Emilia Romagna – con l’aiuto rivolto all’Ascom di Mirandola, in provincia di Modena).
Fu molto importante, nelle ore dell’emergenza, dare il segnale di una immediata ripartenza: l’A.C.A. chiese alle panetterie e alle varie attività commerciali di rimanere aperte, per dare la possibilità alla popolazione di approvvigionarsi, soprattutto di quei beni indispensabili come candele, pale, stivali, sia per i cittadini, sia per i moltissimi volontari accorsi a dare un aiuto. L’Associazione Commercianti Albesi fu parte del Comitato Operativo Misto organizzato presso il Municipio, sollecitò il Ministero degli Interni a portare aiuti, velocemente, perché gli albesi non dovevano aspettare. Cercò di dare segnali positivi al Paese, per dire che, nonostante la tragedia delle morti, che solo ad Alba furono 9, e la distruzione delle imprese e delle case, l’alluvione non aveva piegato il territorio, ma i cittadini erano attivi e determinati a rinascere. E così è stato.
Nella ricorrenza del 25º anniversario dall’alluvione, il Comune di Alba ha organizzato alcuni momenti di commemorazione.